DA UNA SETTIMANA
Arcisate nelle mani degli hacker
L’attacco nazionale a Westpole ha paralizzato il Comune
Da una settimana il Comune di Arcisate sta affrontando un enorme problema: un attacco hacker ha praticamente bloccato tutti i servizi, a partire da quelli più comuni come l’anagrafe. Un Comune congelato, che sta mettendo a dura prova tecnici, impiegati e amministratori.
«Venerdì scorso un attacco hacker ha messo fuori uso la struttura di Westpole - spiega il sindaco Gianluca Cavalluzzi - che fornisce i servizi cloud al nostro come ad altri fornitori di servizi informatici. I programmi di Urbi sono bloccati e rimarranno tali fino a quando la struttura di Westpole non verrà reintegrata e Pa Digitale non avrà ricaricato il database».
Detto in parole comprensibili a tutti, e soprattutto ai cittadini, bisognerà avere un po’ di pazienza per tornare a usufruire dei servizi municipali. «Non si possono quantificare i tempi di ripristino - aggiunge Cavalluzzi -, ma speriamo siano i più brevi possibili e che si tratti ancora solo di pochi giorni. Tutti stiamo lavorando alacremente e abbiamo già messo in salvo tutti i programmi, ma il sistema deve per forza essere ripristinato per funzionare».
L’attacco informatico, di dimensioni ancora sconosciute, ha colpito l’azienda Westpole, mandando in tilt i sistemi vitali della società Pa Digitale e di numerosi enti locali e nazionali che dipendono dal software Urbi per l’anagrafe e i servizi dei cittadini. Non è solo il Comune di Arcisate a essere stato colpito, ma le implicazioni sono enormi e le autorità stanno lavorando per comprendere la portata completa di questo attacco. Le uniche informazioni certe che si conoscono è che l’attacco, a livello nazionale, è iniziato alle 5 del mattino dello scorso 8 dicembre e il sito di Westpole, in questo preciso momento, risulta ancora in manutenzione.
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