IL TEST
Openjobmetis bella e sfortunata
Battuti i russi dell’Enisey Krasnojarsk, ma si ferma anche Simmons: oggi le verifiche, ma trapela ottimismo

L’Openjobmetis sorride a metà al termine del trittico internazionale a Bormio. La truppa di Attilio Caja supera in rimonta l’Enisey Krasnojarsk - rinforzata dall’acquisto in extremis Garlon Green - ma incrocia le dita in attesa di valutare l’entità dell’infortunio di Jeremy Simmons. Il pivot ex Montegranaro, di gran lunga il più brillante delle prime due gare del Valtellina Circuit, è uscito di scena dopo qualche scampolo di gara a causa di un problema muscolare. Un movimento sfortunato restando incastrato nelle gambe di un avversario che ha procurato allo statunitense un problema agli adduttori della gamba destra.
Lunedì 2 settembre i controlli di rito per capire di che cosa si tratti: non c’è rischio di uno stop a lungo termine tipo quello di Jason Clark, che ha costretto l’OJM a correre ai ripari ingaggiando Ingus Jakovics. Ma in precampionato ogni assenza pesa perché allunga i tempi di messa a punto del sistema, dunque Attilio Caja auspica che Simmons possa tornare a disposizione in vista dei primi test contro avversarie della futura serie A (sabato e domenica il Memorial Bertolazzi di Parma con Brescia, Cantù e Virtus Bologna, poi mercoledì 11 a Pavia il Memorial Di Bella contro Cremona e sabato 14 e domenica 15 di nuovo a Parma con Virtus Roma, Treviso e Trieste).
Il match conclusivo del trittico di Bormio ha comunque ribadito la durezza mentale già acquisita dalla nuova Varese in una partita ad alto coefficiente di fisicità ed agonismo. Collettivo protagonista con cinque giocatori in doppia cifra in una gara nella quale l’OJM ha avuto risposte positive da Luca Gandini: il pivot di riserva biancorosso ha sopperito alla defezione pesante di Simmons, facendo valere il suo mestiere contro avversari superiori sul piano dell’atletismo e della taglia.
E rispetto alle due precedenti uscite contro Galatasaray ed Efes ha funzionato con più fluidità anche l’attacco, alternando bene i temi del gioco fra le triple degli ispirati Mayo e Tambone e il gioco interno di un Vene più volte coinvolto spalle a canestro sui cambi difensivi.
Ancora indietro invece Milenko Tepic, decisamente in ritardo rispetto ai compagni avendo dovuto attendere ai box fino al 19 agosto; la condizione del serbo non preoccupa, anche se rotazioni limitate e problemi di falli degli esterni hanno costretto Attilio Caja a mettere in campo per 3 minuti anche l’ultimo arrivato Jakovics (ovviamente ingiudicabile dopo sole 48 ore in biancorosso).
E pur senza Simmons. Varese ha avuto la forza di tenere botta dopo un passaggio a vuoto fra terzo e quarto periodo (dal 52-45 del 25’ al meno 4 del 37’).
Finale brillante con un dardo di Mayo a riportare a tiro l’OJM, una tripla di Tambone a dare la spinta decisiva negli ultimi due giri di lancetta, e con Peak in grande evidenza difensiva sulla stella Green i liberi di Gandini hanno messo al sicuro il risultato.
Concluso il periodo in quota a Gressoney e Bormio da domani si torna a Masnago, le priorità sono inserire Jakovics e tirare a lucido Tepic in vista dei test più probanti. Ma a 24 giorni dalla prima palla contesa con in palio i due punti, il volto della nuova Varese sembra già molto ben delineato.
© Riproduzione Riservata