SERIE A1
Il ritorno di Pozzecco: «Amo Varese»
L’amatissimo ex domani all’Enerxenia Arena da avversario alla guida di Sassari

Gianmarco Pozzecco torna per la prima volta all’Enerxenia Arena nei panni dell’allenatore avversario dopo una settimana che gli ha regalato tre grandi soddisfazioni culminate con la vittoria della Supercoppa.
Niente male per chi fino a febbraio era considerato un reietto delle panchine...
«In pochi mesi è cambiato tutto: sono passato da essere un allenatore che non voleva nessuno ad una settimana incredibile tra l’estensione del contratto fino al 2022, la nomina alla guida della Nazionale Under 23 e la vittoria della Supercoppa. Tutte situazioni figlie di quello che Sassari mi sta regalando: io mi sento coinvolto ma i protagonisti sono il presidente Sardara e i giocatori».
Bravo il presidente a darle un’occasione e lei a sfruttarla?
«Era una scelta tutt’altro che facile e per certi versi la decisione di darmi la squadra da parte del presidente è stata la più strabiliante, perchè sono certo che nessun altro l’avrebbe fatta. Poi tutto quello che è accaduto è venuto dopo; non so se ho dei meriti, cerco però di lavorare quotidianamente per ripagare Stefano e mettere i ragazzi nelle migliori condizioni per vivere gratificati e felici».
Come vive il ritorno a Varese?
«Non ho tatuaggi ma se dovessi farne uno metterei le parole che mi ha dedicato Toto Bulgheroni nel libro l’anno della Stella. Mi porto dietro con grande passione la cittadinanza onoraria di Varese: qui è dove sono nato cestisticamente, le uniche cose le ho vinte a Masnago ed ho un rapporto impagabile. Quando tornai da giocatore fu indimenticabile, ma lì pensi a giocare; domani quando entrerò in campo lo farò da solo e sarà un momento particolare».
Sfiderà quell’Attilio Caja che la sostituì a febbraio 2015 su sua indicazione...
«Prima della partita saluterò Toto Bulgheroni e Marino Zanatta, e se Giovanni Pierantozzi non verrà alla partita lo andrò a prendere a casa. Ma ovviamente anche Attilio Caja: da allora abbiamo instaurato un ottimo rapporto e da parte mia c’è stima. Avevo individuato in lui il tecnico perfetto per sostituirmi ed è stato il passo per portarsi in casa un maestro come lui. Non sono riuscito a fare del bene a Varese ma l’ho fatto indirettamente. Si è creato un trio di eccellenze con Toto ed Alberto Castelli e sono molto contento».
Cosa si aspetta dalla gara di domani (giovedì 26 settembre)?
«Se potessi decidere contro l’OJM non allenerei, ma non sarebbe rispettoso; dobbiamo essere professionali anche quando il sentimento è molto forte. Non è paraculismo; oggi vivo una situazione dove sento una regione intera dietro di me, ma il mio amore nei confronti di Varese resta fuori discussione. Domani temo la serietà e la capacità d preparare le partite di Caja, e poi c’è la spinta dell’Enerxenia Arena: tutto il palazzo esplode ad ogni canestro, cosa che accade solo dove c’è passione vera».
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