L’INCHIESTA
Bodio, tragedia nel cantiere: 10 indagati
Perse la vita l’operaio Vasile Tomei. Anche la sindaca coinvolta. «Spero in risposte certe sulle cause dell’incidente»
Sono saliti a dieci gli indagati per l’infortunio mortale nel cantiere della nuova palestra comunale, in cui perse la vita, il 14 dicembre 2021, l’operaio romeno Vasile Atomei, schiacciato dal braccio meccanico della betopompa che avrebbe dovuto iniettare il calcestruzzo in un cassero per la realizzazione delle fondamenta.
Nei giorni scorsi il pm Federica Recanello ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. E l’elenco delle persone coinvolte s’è allungato, rispetto ai sette indagati iniziali per l’ipotesi di omicidio colposo. Tra questi figurano il sindaco di Bodio Eleonora Paolelli (iscritta in quanto il Comune è committente dell’opera), il responsabile della sicurezza, gli amministratori di due imprese impegnate nel cantiere, il legale rappresentante della ditta incaricata del pompaggio del calcestruzzo, un capocantiere e l’autista della betopompa che si piegò su lato, provocando il cedimento del terreno. A loro si sono in seguito aggiunti il Rup (il Responsabile Unico del Procedimento), il direttore di cantiere e un amministratore della ditta che si occupava del calcestruzzo.
«Spero che le indagini diano risposte certe sulla causa dell’incidente - commenta il sindaco - Lo meritano la vittima e i suoi famigliari».
Dopo la notifica dell’avviso, gli indagati hanno i venti giorni di tempo per presentare memorie, documenti, investigazioni difensive, oppure chiedere al pm nuove indagini, ma anche farsi interrogare o rilasciare dichiarazioni.
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