LA SPIEGAZIONE
«Omissione involontaria»: Antonelli “assolve” Sabba
Il sindaco risponde alla minoranza sulla presunta incompatibilità dell’assessore al Commercio

«L’ex consigliere Sabba ha omesso di comunicare la variazione della sua situazione giuridica», ma «tale omissione è stata del tutto involontaria e in buona fede». Lo afferma il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli rispondendo all’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza sul caso della presunta incompatibilità di Matteo Sabba (attuale assessore al Commercio e alla Sicurezza) col ruolo di consigliere comunale, da lui ricoperto negli ultimi tre anni.
I CHIARIMENTI
L’opposizione aveva chiesto chiarimenti dopo aver verificato - attraverso le visure camerali - che Sabba sarebbe stato socio amministratore della Caravan Snc (la società che gestisce il chiosco del Parco Comerio) fino al suo ingresso in giunta. Si ricorderà che, all’inizio della consiliatura (novembre 2021), Sabba aveva annunciato le proprie dimissioni dalla presidenza dell’associazione BB3.0 - che all’epoca gestiva il bar del parco, prima della creazione della società Caravan Snc - proprio per eliminare ogni profilo di incompatibilità col ruolo di assessore. Le visure però attestano che Sabba - appena prima della nomina ad assessore - era ancora presidente di BB3.0 e socio amministratore di Caravan Snc (carica che ha lasciato dal 30 settembre 2024).
LA RISPOSTA ALLA MINORANZA
Nella sua risposta alla minoranza, il sindaco Antonelli ammette che «vi sia stata da parte dell’ex consigliere una mancanza nei confronti del consiglio comunale e dell’amministrazione, avendo omesso di comunicare la variazione della sua situazione giuridica, al fine di consentire al consiglio di esaminare nuovamente l’eventuale sussistenza della causa di incompatibilità». Tuttavia, Antonelli reputa che «tale omissione sia stata del tutto involontaria e in buona fede, non volendo ledere in alcun modo le prerogative del consiglio». Per il sindaco, l’omissione di Sabba sarebbe «frutto solo della sottovalutazione della situazione di fatto che si sarebbe venuta a creare a seguito della partecipazione dell’ex consigliere nella società Caravan Snc».
CASO CHIUSO PER IL SINDACO
In definitiva, per il primo cittadino il caso si chiude qui, perché dal punto di vista giuridico, amministrativo e legale «non si ritiene dover assumere alcuna iniziativa», dato che «alcuna incompatibilità sussisteva alla data di nomina di Sabba ad assessore». E sotto il profilo della correttezza e dell’immagine dell’amministrazione comunale, Antonelli - come detto - ritiene che l’omissione sia stata «involontaria e in buona fede».
Basterà questa risposta a convincere l’opposizione?
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