IL CASO
La tassa sui defunti è un flop
I bustesi non rinnovano le concessioni cimiteriali. Porfidio: notevole il mancato introito
In Consiglio comunale qualcuno ha sollevato la questione ma un vero dibattito non c’è stato.
In città, però, la voce gira e viene raccolta da Audio Porfidio.
«Il Comune - dice l’esponente della Voce della Città - pensava di fare cassa aumentando le quote per il rinnovo delle concessioni cimiteriali invece è stato un flop, non hanno incassato quanto pensavano. La gente, di fronte a una spesa così alta, ha preferito evitare i rinnovi ed estumulare i resti dei parenti sepolti da parecchio tempo, riducendo poi il costo a quello di un ossario».
Qualcuno dice che l’ammanco si aggiri sul milione, Porfidio parla di 600mila euro.
Di fatto, le cifre si conosceranno quando sarà pubblico il bilancio consuntivo. Ma i commenti già si moltiplicano.
«Siamo davanti a un notevole mancato introito - dice Porfidio -. Dopo tutte le proteste che ci sono state, non hanno incassato quanto volevano. È una cosa vergognosa, non sanno amministrare e ci bastonano con le tasse. In città tanti ne parlano, è difficile toccare questo tasto perché si tratta dei propri cari. C’è chi ha subito, senza reagire, pagando un sacco di soldi. E chi, la maggioranza, non ha rinnovato la concessione, mandando in frantumi le aspettative degli amministratori comunali».
Porfidio evidenzia una responsabilità da parte della giunta guidata dal sindaco Emanuele Antonelli.
«Stanno causando un sacco di guai, questa amministrazione fa acqua da tutte le parti. Questa vicenda dei cimiteri è grave, qualcuno deve darsi da fare e sollevare il problema in consiglio comunale, Non si può continuare a tenere le fette di salame sugli occhi. Si deve intervenire perché gli amministratori non stanno facendo il loro dovere».
Di recente, è stato varato dal consiglio un incremento dell’Irpef, per far fronte agli ammanchi statali.
Antonelli ha evidenziato che ci sono buchi di bilancio legati a mancati introiti per le mense e le multe assegnate dalla polizia locale.
La gente non paga e le tasse sono aumentate. Se non entrano i soldi previsti per le concessioni cimiteriali, è evidente che si dovranno trovare altri modi per incrementare le entrate. E tutto ricadrebbe ancora sui cittadini.
«Vogliamo chiedere prima possibile, magari attraverso un’interrogazione, a quanto ammonti questo mancato introito - dichiara Gianluca Castiglioni, consigliere di Busto al centro -. Nell’ultima seduta avremmo voluto intervenire, ma il sindaco ci ha stoppato dicendo che accetta solo domande intelligenti: abbiamo pensato che non avrebbe più risposto a nulla. Noi ci eravamo battuti per far diminuire quelle che sono chiaramente “tasse sui morti”. Se volevano aumentarle per dare un beneficio al Comune non sono riusciti nel loro intento».
La consigliera di FI Donatella Fraschini in aula ha evidenziato un cambiamento di mentalità nei riguardi delle persone care ormai defunte. Castiglioni non ci sta: «Noi la pensiamo diversamente. Credo che a Busto le persone tengano alle loro radici, alla loro famiglia. Se si vuole dare una mano a chi non ha la possibilità economica di tirare fuori i soldi che il Comune chiede, per mantenere le tombe, non si alzano certo le tariffe. Ci vuole un po’ di riguardo, di rispetto per chi tiene ai propri cari. Qui si resta cornuti e mazziati: da una parte si rinuncia a qualcosa che è nel Dna dei bustesi, un’attenzione che c’è sempre stata e sempre ci sarà; dall’altra non si hanno comunque benefici dagli aumenti. Ci dicano presto quanto non è entrato in cassa: questo è un tema che ci intessa molto».
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