VIA SAN MICHELE
Parking a disco: pioggia di multe
Il provvedimento trae in inganno molti automobilisti
La decisione di trasformare un po’ di parcheggi a disco orario, nell’area di sosta gratuita di via San Michele, ha senz’altro senso e punta a garantire quel turn over finora quasi impossibile.
Ma i cartelli posizionati da Agesp pochi giorni fa, con cui si limita a due ore il posteggio su tre filari di stalli nel grande spazio per le macchine che la giunta Antonelli creò tre anni fa a due passi dal centro storico (dando sicurezza e accessibilità a un indecente sterrato) sta presentando il conto in termini di multe.
E, soprattutto nei primi giorni dall’istituzione del provvedimento, a dover mettere mano al portafoglio per onorare le tante sanzioni comminate, sono molti automobilisti tratti in inganno dalla novità.
Bastava fare un giro ieri mattina da quelle parti per notare non solo un’abbondante sfilata di verbali sotto i parabrezza, ma anche numerosi mezzi ancora graziati dagli ausiliari della sosta (che erano probabilmente passati prima dell’arrivo dei proprietari delle macchine) che neppure avevano esposto il disco con l’orario d’arrivo. Ciò a dimostrazione che tanti dei trasgressori non si erano neppure accorti della novità a cui adeguarsi.
D’altronde al parking San Michele l’unico elemento nuovo che gestisce la permanenza delle auto, sono una serie di cartelli che, su tre file (per una quarantina di stalli in tutto) segnalano che lì non si può depositare la vettura da mattina a sera ma che bisogna spostarla entro 120 minuti. A terra le strisce sono bianche ovunque e, soprattutto, la sosta libera permane a macchia di leopardo, in tutte le isole centrali e anche su una fila nella zona più distante dall’ingresso. In pratica la valenza delle due ore massime dipende da dove si lascia il mezzo e, dopo tre anni interi in cui ci si è abituati a non badare a qualsivoglia limitazione, questo avviso non tanto visibile rischia davvero di trarre in inganno molti.
Sta succedendo quello che per settimane è accaduto in piazza Vittorio Emanuele II, dove la dozzina di posti disegnati a terra erano stati lasciati al libero utilizzo per diverso tempo e poi, quando era comparso il cartello che vietava la sosta, erano stati parecchi coloro che erano incolpevolmente incappati in una sanzione. Finché il Comune non aveva provveduto a occupare la zona con fioriere e porta biciclette, in modo da evitare ulteriori sbagli e la relativa rabbia che accompagnava i multati.
Adesso le lamentele hanno cambiato indirizzo, trasferendosi in via San Michele, dove la necessità di offrire qualche spazio senza pagamento ai potenziali clienti dei negozi del centro ha scatenato una pioggia di contravvenzioni. Destinate a durare finché l’abitudine alle nuove regole non si sarà diffusa fra i cittadini.
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