L’INDAGINE
Rapinatore identificato e denunciato
Fallì il colpo alla sala slot, la polizia lo rintraccia grazie al dna e alle immagini delle telecamere
Un uomo che tentò di rapinare una sala slot è stato identificato e denunciato dal commissariato di Busto.
Il fatto risale alla sera dello scorso mese di gennaio quando un individuo, con il volto nascosto da una sciarpa e un cappello che lasciavano scoperti solo gli occhi, entrò nel locale dopo avere bloccato la porta di ingresso per evitare che si richiudesse alle sue spalle rallentandogli la fuga.
Visti l’abbigliamento e il comportamento dell’uomo, che non lasciavano presagire nulla di buono, i due gestori cinesi della sala gli si fecero incontro ma vennero subito apostrofati con un imperioso “voglio i soldi!”.
Il malvivente non aveva però previsto la reazione delle vittime: i due gli si scagliarono addosso ingaggiando una colluttazione nel corso della quale il rapinatore, prima di darsi alla fuga a mani vuote, perse cappello, sciarpa e un lungo coltello.
Immediate le indagini degli investigatori del commissariato di via Foscolo che, subito arrivati sul posto, si dedicarono alle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza e sequestrarono gli oggetti persi dal rapinatore. Questo, grazie ai fotogrammi e alla successiva comparazione tra le tracce biologiche su sciarpa e cappello e il profilo genetico dell’indiziato, acquisito durante una perquisizione nella sua abitazione, è stato ora identificato come un trentottenne italiano di Lonate Pozzolo, con piccoli precedenti, e denunciato per tentata rapina alla Procura della Repubblica.
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