SICUREZZA
Busto: rissa al bar, sette indagati
Ennesimo episodio di violenza in viale Duca d’Aosta

Rissa nel cuore della notte, tra sabato 5 e domenica 6 febbraio, in sette finiscono nei guai al termine dell’ennesimo episodio avvenuto negli ultimi mesi in città nei pressi di un locale pubblico o addirittura, come in questo caso, all’interno.
Vecchie conoscenze
Un gruppetto di uomini tra i trenta e i quarant’anni, tutti volti noti alle forze dell’ordine, sono stati identificati e indagati per la rissa scatenata verso mezzanotte della serata tra sabato e domenica in un locale di largo Giardino, a pochi passi dal tribunale cittadino. Solo l’arrivo delle volanti inviate dal commissariato cittadino di via Ugo Foscolo ha placato l’ira dei sette che, all’interno del bar, si erano scatenati lanciando bottiglie, spaccandole sul bancone e causando parecchi danni. A lanciare l’allarme sono stati gli altri avventori e gli stessi titolari che non riuscivano a fermare il gruppo composto da italiani e albanesi.
La ricostruzione
Stando alla prima ricostruzione, i componenti del gruppo già si conoscevano. Ad un certo punto, per motivi ancora in fase di accertamento, sono partite le prime scintille. Qualche sfottò, battute pesanti e sguardi in cagnesco per poi far partire i primi spintoni che si sono trasformati presto nel lancio di bottiglie, pugni, calci e minacce con bottiglie spaccate come se fossero vere e proprie armi. Almeno uno dei componenti del gruppo, un trentacinquenne, ha riportato ferite tanto che è stato necessario l’intervento degli operatori del 118 a bordo di un’ambulanza. L’uomo, che è stato colpito ma fortunatamente non in punti vitali, è stato caricato sull’ambulanza e trasportato al vicino pronto soccorso di via Arnaldo da Brescia, dove è stato affidato alle cure dei medici.
Gli accertamenti
Intanto gli agenti del commissariato di via Foscolo, arrivati al locale di viale Duca d’Aosta, hanno identificato tutti i presenti e le persone coinvolte nella rissa, uomini appunto non giovanissimi ma quarantenni che già avevano incrociato le forze dell’ordine a vario titolo, sicuramente con precedenti di polizia e persino qualche pregiudicato. Un locale che a quanto pare negli ultimi tempi è appunto frequentato da persone note e che ha richiesto l’attenzione dei poliziotti che frequentano la zona a non più di duecento metri di distanza dal tribunale cittadino.
A quanto pare gli uomini coinvolti nella rissa non erano alticci, non si tratterebbe di una rissa tra ubriachi bensì di un semplice regolamento di conti o comunque di una lite scatenata da rancori tra italiani e albanesi (non è escluso che ci siano anche altri stranieri coinvolti, ma sono in corso accertamenti). Di fatto i rissanti identificati sono stati tutti indagati per la rissa che si è fermata solo all’arrivo delle divise. Intanto i proprietari del locale stanno facendo la conta dei danni causati dai sette uomini durante gli scontri.
I precedenti
Nelle ultime settimane, gli agenti del commissariato sono intervenuti in altri locali della città a causa di aggressioni ed episodi simili. Solo una decina di giorni orsono, all’Antico bar degli Angeli un giovane era stato aggredito perché si era rifiutato di pagare da bere a dei ragazzi. La vittima era stata pestata prima dentro al bar e poi all’esterno. Anche in quel caso solo l’arrivo delle volanti aveva interrotto la violenza. Dopo qualche giorno, su richiesta e sulla base della relazione del commissariato di polizia, il questore di Varese Michele Morelli aveva disposto la chiusura per 15 giorni del locale. Da vedere se riterrà necessario un provvedimento simile anche per il bar di viale Duca d’Aosta.
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