IL PROGETTO
Busto si illumina: la mappa dei nuovi lampioni
Il Comune ha dato il via libera all’ampliamento degli impianti di pubblica illuminazione in città

Busto Arsizio è pronta a illuminarsi: a breve verrà potenziata l’illuminazione in piazza Trento e Trieste e piazza Carlo Noè e anche un’altra ventina di vie - in vari quartieri della città - si preparano ad essere rischiarate dai lampioni.
Pochi giorni dopo l’audizione in commissione di A2A Illuminazione Pubblica (la società che gestisce i punti-luce di Busto) la giunta ha dato il via libera al progetto esecutivo di ampliamento degli impianti di pubblica illuminazione. Nei mesi scorsi era già stato approvato un atto di indirizzo, finalizzato a portare luce anche su varie vie attualmente non servite, comprese alcune di proprietà privata ma aperte al pubblico transito.
PUNTI LUCE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA
L’obiettivo è evidente: migliorare la sicurezza. Quell’atto di indirizzo si è concretizzato in un progetto esecutivo il cui costo ammonta a 192.015 euro, senza spesa alcuna per l’amministrazione comunale, visto che l’importo rientra nel quadro economico del project financing di A2A (pari a 9.584.005 euro). Dunque sarà il gestore a farsene carico in toto.
DOVE SARANNO INSTALLATI I NUOVI LAMPIONI A BUSTO
Gli interventi probabilmente più attesi sono quelli di piazza Trento e Trieste (dove verrà illuminato anche il monumento ai Caduti) e piazza Carlo Noè, nel cuore di Sacconago. In entrambi i casi, i commercianti della zona invocavano da tempo il miglioramento dell’illuminazione, per ragioni commerciali e di sicurezza.
L’elenco delle altre strade interessate dal progetto comprende le vie Bellingera, Bienarella, Potenza, Bottigelli, Brughiera, Buscate, Ca’ Bianca, Canazei, Gerbone, Ferrari, Frosinone, Gianni, Gozzano, Macca, Oleggio, Samarate, Solbiate, Speranza, Tigrotti e XXIV Maggio.
SERVONO ULTERIORI STANZIAMENTI DAL COMUNE
Gli interventi in programma rappresentano una svolta positiva, e decisamente molto attesa, per i residenti delle vie e le piazze citate. La speranza è che sia il primo passo per un miglioramento dell’illuminazione su tutta la città.
Come è emerso dalla commissione di martedì pomeriggio, la situazione è piuttosto complessa e non si può certo risolverla con un colpo di bacchetta magica. Il gestore è stato chiaro: per avere un’illuminazione molto più intensa di quella attuale, serve che il Comune metta mano al portafogli.
L’INTENSITÀ DEI LAMPIONI PUÒ ESSERE MODULATA
A2A ha ammesso che il livello di illuminazione oggi percepito non sia elevatissimo, ma la spiegazione sta nei limiti posti dalle normative regionali contro l’inquinamento luminoso. Una soglia che non va superata.
Si può però valutare - come ha proposto Ascom Confcommercio - di modulare l’intensità della luce a seconda degli orari e delle esigenze della città (sicurezza, commercio ecc.). Questo permetterebbe di avere più luce quando serve maggiormente, senza dover ricorrere a nuovi investimenti.
Intanto c’è questa buona notizia dell’installazione di altri lampioni nelle zone che ne erano sprovviste. Un passo avanti che risulterà gradito agli abitanti delle vie rimaste a lungo al buio.
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