LA TESTIMONIANZA
Passa col furgone, poi l’aereo si schianta: «Sono un miracolato»
Luigi Guida, autista di Busto Arsizio, racconta la tragedia di martedì scorso nel Bresciano: è scampato al disastro «per due secondi»
«Due secondi dopo il mio passaggio, è caduto l’aereo. Sono un miracolato». È ancora scosso Luigi Guida, cinquantacinquenne autista di Busto Arsizio, nel raccontare ciò che gli è capitato poco dopo mezzogiorno di martedì 22 luglio. Il velivolo ultraleggero precipitato in autostrada ad Azzano Mella, nel Bresciano, causando la morte dei due passeggeri, si è schiantato al suolo un attimo dopo il passaggio del suo furgone. Questione di due, al massimo tre secondi. Istanti che decidono un destino.
IL BOATO E LE FIAMME
Luigi ogni giorno macina chilometri in autostrada per trasportare prodotti per distributori automatici. Il martedì, la sua tabella di marcia prevede le consegne nelle province di Bergamo e Brescia. «Avevo da poco scaricato dei prodotti a Ghedi – racconta Guida -, e tornando in direzione Milano sono passato dalla Corda Molle, un tratto di autostrada che fa da raccordo tra la Brebemi e la A21. Era appena passato mezzogiorno». Poche macchine in giro, non c’è traffico, nulla lascia presagire che da un momento all’altro possa scatenarsi l’inferno. «All’altezza di Azzano Mella sento un boato terrificante – ricorda -. All’inizio ho pensato che avesse preso fuoco un’autocisterna. L’aereo non l’avevo visto, è precipitato alle mie spalle in picchiata. Ho solo sentito il rumore dello schianto».
I SOCCORSI
«Ho parcheggiato con le quattro frecce in corsia d’emergenza, ho indossato il giubbotto catarifrangente e sono andato a soccorrere gli automobilisti che avevo visto passare nel fuoco. Per fortuna le loro condizioni non erano gravi. Eravamo in quattro a dare aiuto, tra cui anche un uomo di Castellanza».
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