SERIE C
Pro Patria, difesa blindata
La miglior retroguardia del girone ha un’età media inferiore ai 22 anni
Una considerazione e un dato, che possono apparire difficilmente conciliabili e che invece si completano. La prima: la Pro Patria quest’anno ha ampliato la varietà dei temi offensivi, crea di più e sta cominciando a concretizzare. Il secondo: i biancoblù sanno essere granitici dietro, visto che con soli 3 gol incassati in 7 giornate vantano la miglior difesa del girone A (e del B) di Serie C, a braccetto con la Carrarese, con 4 clean sheet all’attivo.
ATTEGGIAMENTO Quale la “formula magica” per riuscire a graffiare davanti (scatto delle ultime due gare con 5 centri) e allo stesso tempo subire poco dietro? Il tecnico Ivan Javorcic, che nell’aumento della verticalità e nel miglioramento dell’incisività in attacco aveva individuato a inizio stagione un obiettivo importante da perseguire, sapeva anche che per non rompere equilibri preziosi avrebbe dovuto consolidare i meccanismi di protezione. E lo ha fatto. Non solo una questione di difesa, ma anche di atteggiamento complessivo senza palla, a cominciare dal pressing alto delle punte. Sta qui la chiave della solidità mostrata dai tigrotti in questo primo scorcio di stagione.
LINEA VERDE La leadership biancoblù nella graduatoria delle migliori retroguardie ha un ulteriore motivo di soddisfazione, che si individua facilmente scorrendo gli anni di nascita dei giocatori del reparto: la difesa della Pro è molto giovane. Sono under i due portieri: sia Greco (fin qui sempre titolare in campionato) sia Mangano sono classe 99. È un under (98) Lombardoni, leader della terza linea. Lo sono sia il prodotto del vivaio Molinari (2000), sia Gatti (98), pescato da una squadra retrocessa dalla D all’Eccellenza (il Verbania) e lietissima rivelazione nell’impatto col professionismo. Gli over, poi, non sono certo dei veterani: Boffelli è un 97, Saporetti un 96. Aggiungendo che gli esterni, puntuali nei ripiegamenti in fase “passiva”, sono quasi sempre stati Cottarelli (un 98) e Pizzul (un 99), ecco che il quadro generale degli uomini atti a proteggere, risulta dipinto in larga parte a tinte verdi.
MIGLIORAMENTI Un calcolo spiccio svela una media inferiore ai 22 anni per i giocatori in questione. Non solo. Fra tutti questi ragazzi non c’è nessuno che è arrivato a Busto già affermato, già pronto, già collaudato. Chi più chi meno, un po’ tutti sono stati lavorati, migliorati, forgiati o ricostruiti. E anche chi è appena sbarcato, lo ha fatto partendo da posizioni “arretrate”: Gatti proviene dalla D, Saporetti da una stagione tormentata e quasi azzerata dai problemi fisici, Pizzul è ancora molto giovane al pari dell’ottimo Greco. Insomma, c’è tanto di costruito e di felicemente intuito nella buona Pro Patria di questi tempi e negli eccellenti risultati difensivi.
Per la carità, siamo soltanto all’inizio di una stagione molto complicata soprattutto per motivi extra-calcistici. Ma qualcosa già risalta. E in casa biancoblù è un bel vedere.
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