CANTON TICINO
Più frontalieri che residenti
Sorpasso: è record nelle aziende di Stabio, Manno e Grancia
Cosa succederebbe nel Varesotto se in un paese ci fossero più lavoratori stranieri che residenti? Chissà. Di certo non sembrerebbe una cosa normale.
In Canton Ticino, invece, in alcuni territori a ridosso dell’Italia la differenza fra gli indigeni che vi abitano e i frontalieri che lavorano nello stesso territorio, si sta sempre più assottigliando. Il caso più emblematico è quello di Manno, situato a una decina di chilometri dal confine di Lavena Ponte Tresa. Qui, all’uscita dell’autostrada di Lugano Nord, i capannoni si susseguono uno dietro l’altro. E dentro vi lavorano i frontalieri, molti provenienti dal Varesotto che si trova, come detto, a due passi. In totale a Manno, borgo da 1.300 anime, il dato dei frontalieri è impressionante: sono 2.345 a lavorarvi.
Ma ci sono altri due paesi dove, sostanzialmente i dati sono sovrapponibili. Come Stabio, il primo Comune del Canton Ticino che si trova entrando dalla dogana di Gaggiolo. Qui i lavoratori italiani pendolari della fascia di confine sono ben 4.719, contro i 4.600 abitanti.
Idem a Grancia, stavolta alla periferia sud di Lugano: 522 frontalieri e 525 abitanti.
È soprattutto fra il Mendrisiotto e il Luganese, che la curva dei frontalieri in rapporto ai residenti si impenna, mentre va a scemare salendo verso Bellinzona e allontanandosi dalla linea di confine. A Lugano, per esempio, ci sono 64.000 abitanti e i frontalieri superano i 14.000. Pochi? Per niente. È come se a Varese lavorassero 17.500 stranieri.
In Lombardia, tanto per capire su che unità di grandezza si trova il Canton Ticino, i non italiani rappresentano il 13% della forza lavoro complessiva che scende al 6% se si rapporta al complessivo della popolazione.
Insomma, quello che succede in Canton Ticino è a distanze siderali dal numero del contingente straniero con un salario nella nostra regione.
Tornando in Svizzera anche altri paesi hanno una fortissima componente frontaliera negli impieghi: Chiasso, Mendrisio, Bioggio, Balerna, Novazzano, Mezzovico-Vira, Tresa, Cadempino, Breggia: tutti Comuni dove portano a casa la pagnotta oltre 1.000 frontalieri.
A livello nazionale, i frontalieri costituiscono il 6.7% delle persone occupate. In Ticino, però, i frontalieri sono quasi un terzo (il 29%) dei lavoratori totali. Se a essi si sommano gli altri stranieri, gli svizzeri sono andati, da qualche anno, in minoranza.
Il Ticino è anche il territorio dove la percentuale di frontalieri sul totale degli occupati è più elevata. Infatti, è vero che a Ginevra i frontalieri in cifre assolute sono più dei 70.325 attivi nel Cantone di lingua italiana. Tuttavia, costituiscono “solo” il 24% dei lavoratori. Mentre a Basilea Città sono il 18% ed a Basilea Campagna il 14%.
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