TRIBUTI
Incassata l’Imu di Napoli
Codice sbagliato dal contribuente. La somma viene ora restituita al Comune campano
Basta un errore nella compilazione dei moduli di versamento delle tasse per trasferire i soldi ad altri enti invece di quello di residenza. Ogni volta è un problema non facile da risolvere: il Comune creditore manda solleciti che il debitore non adempie, sapendo di avere già pagato; solo attraverso un controllo puntuale della documentazione, nelle ragionerie delle municipalità, si scopre che il versamento è stato fatto altrove per avere scritto male una lettera o per qualche altro banale errore. Ne sa qualcosa l’amministrazione di Caronno Pertusella, che nei giorni scorsi ha dovuto procedere col rimborso di somme erroneamente incassate per la compilazione sbagliata dei moduli: 327 euro di Tari del 2015 di competenza del Comune di Milano; 150 euro di Imu del 2012 da restituire a Induno Olona; 60 euro di Imu del 2016 da ridare a Cantù; 205 euro da rimandare a Casalnuovo di Napoli. Ebbene, nei giorni scorsi è stata predisposta una determina con cui tutti questi importi saranno prelevati dai fondi in cassa per restituirli ai legittimi creditori.
Non è il primo caso che si verifica nel Saronnese: episodi analoghi sono successi a Uboldo, dov’erano confluiti molti versamenti dal Comune di Genova per un solo numero sbagliato nella compilazione dei documenti, che aveva indicato Uboldo come ente beneficiario del versamento. Sul fronte, invece, del recupero delle tasse e multe arretrate, l’amministrazione Giudici di Caronno ha approvato da tempo un regolamento che prevede il saldo a rate, senza sanzioni ma solo con gli interessi; si potrà, insomma, mettersi in regola senza far scattare fermo dell’auto o il prelievo coatto dal conto corrente.
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