MURO BIANCO
Colpo di vernice: addio ai murales dell’Aloisianum
Le opere di street art erano state realizzate dagli studenti del Gadda-Rosselli di Gallarate. Ora restano solo le scritte che per molti «imbrattano e basta»

Addio murales. Nella giornata mercoledì 21 agosto le opere di street art sono state cancellate dal muro di cinta dell’Aloisianum. La decisione era stata confermata dalla commissione paesaggistica che, a fine luglio, aveva definito la proposta di riqualificazione presentata dalla proprietà dei muri (e pensata dagli studenti del Gadda-Rosselli) «non appare accettabile» perché «contraddittoria con l’obiettivo primario che dovrebbe essere quello di riconoscere il muro come elemento di valore in sé».
COLPO DI VERNICE
Sono bastati dei secchi di vernice, dei pennelli e qualche ora di lavoro per cancellare i murales realizzati dai ragazzi dell’istituto Gadda-Rosselli nel 2018 e che facevano parte di un progetto che vedeva il Comune come partner. E così, in questa calda e strana estate gallaratese, dai muri di via De Albertis dopo le opere realizzate dallo street artist (coperti ad inizio luglio) anche quelle degli studenti sono stati ridipinti con una mano di bianco. La cosa che ha fatto storcere il naso, al di là della decisione in sé, è che le opere pensate e realizzate dallo street artist e dagli alunni sono sparite mentre restano le scritte, che per molti «imbrattano e basta», quelle restano in bella mostra.
PROGETTO BOCCIATO
Era il 17 maggio quando, dopo la protesta davanti al Gadda-Rosselli (che aveva coinvolto più di 200 ragazzi e non solo), una delegazione di studenti è stata ricevuta a palazzo Borghi proprio per analizzare il problema dei murales. In quell’occasione il presidente della commissione paesaggio, Simone Paggiarin aveva fatto un’apertura agli alunni offrendo loro la possibilità di presentare un progetto (al netto di quelli che sono state definite le opere irricevibili e gli spazi con i mattoni rossi a vista) condiviso anche con la proprietà delle mura, da passare al vaglio dell’organo amministrativo. Progetto che, i tecnici della commissione hanno bocciato il progetto presentato dagli studenti generando così malumori e prese di posizione. Tra queste anche quella del preside dell’istituto, Pietro Bosello: «L’idea del nuovo progetto dell’istituto nasceva dall’intento di far sperimentare agli studenti e a tutti i passanti un pensiero che andasse oltre il muro, immaginando quello che sta oltre la barriera, un verde giardino, arricchendo tale visione con piccole icone in grado di fungere da ricordo e memoria di eventi vissuti dalla comunità scolastica che intendeva in questo modo parteciparli alla più ampia comunità sociale». Ora, al posto di scorci di verde, animali e volti resta solo un muro bianco.
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