CORONAVIRUS
Gallera: «Luce in fondo al tunnel»
Contagi in aumento, ma a ritmi ridotti rispetto ai giorni scorsi. A Varese il totale è di 450 positivi, aumentano i decessi e i guariti. E a Codogno “crescita zero”
Dati totali del contagio in crescita, sia pure confermando il leggero rallentamento degli ultimi due giorni (per Varese e provincia siamo arrivati a 450 positivi, 29 in più rispetto a ieri, ndr), macchina sanitaria che avanza a pieno regime, coinvolgendo personale sanitario proveniente anche dall’altra parte del globo e gli ospedali della nostra provincia.
Ma anche un imperativo categorico lanciato, nel consueto aggiornamento in diretta Facebook, dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: «È assolutamente necessario non mollare la presa, continuare a restare in casa e tenere un comportamento corretto per impedire al virus di diffondersi».
LA MACCHINA SANITARIA
«Dal punto di vista sanitario stiamo facendo dei notevoli passi avanti - ha detto l’assessore Gallera -. Oggi ad esempio abbiamo inaugurato l’ospedale da campo di Crema, che sarà di fatto gestito dal personale cubano, medici e infermieri. Si tratta di una grande boccata di ossigeno per l’ospedale di Crema che oggi è in grande sofferenza. E’ vero che negli ultimi due giorni si è un po’ ridotta la pressione sul pronto soccorso, ma continuano ad arrivare 50-60 persone al giorno».
Secondo Gallera, questa «E’ la risposta di un sistema lombardo che funziona, che vede compartecipare Esercito, sanità e anche realtà private».
Dopo l’inaugurazione di Crema c’è stato un altro momento importante, per la giunta regionale: «Gli assessori Foroni e Terzi nel pomeriggio sono corsi a Bergamo per l’approntamento dell’ospedale da campo degli Alpini che sarà inaugurato nei prossimi giorni. Al Papa Giovanni collocheremo anche i medici russi (trenta), qui ci sono oltre 450 pazienti ricoverati Covid.
Altra realtà in difficoltà è Brescia, dove abbiamo aperto novanta nuovi posti letto, più altri a Orzinuovi.
I NUMERI
«I dati di ieri erano anche fin troppo positivi. Ho sempre avvertito di non guardarli giorno per giorno ma in un arco temporale più ampio. Probabilmente ieri mancava l’aggiornamento dalla provincia di Monza-Brianza, che registrava un aumento limitatissimo, mentre oggi ha avuto un balzo consistente. Comunque il totale dei contagiati parla di 30.703, con un aumento di 1.942 unità, maggiore di quello di ieri e di domenica ma molto inferiore agli oltre tremila di sabato. I ricoverati sono 9.711 (+445), i ricoverati in terapia intensiva 1.194, con una crescita minima. I decessi salgono a 4.178 (+402), ma anche i pazienti dimessi, 6.657 con un +600 rispetto a ieri, dato molto positivo».
Sui numeri della teparia intensiva Gallera non riesce a nascondere la soddisfazione dell’ottimo lavoro svolto dal “sistema Lombardia” in questo mese abbondante: «Il 20 febbraio avevamo 724 posti in totale negli ospedali lombardi, oggi 1500, più del doppio. E non è finita, domani ne apriamo 10 tra Legnano e l’ospedale San Carlo, giovedì altri 16».
I DATI PROVINCIALI
Cifre in chiaroscuro anche dall’analisi scorporata per macroaree. «A Bergamo il numero dei contagiati è arrivato a quota 6.728, ma la crescita di 257 unità è meno drammatica di quella della scorsa settimana, mentre a Brescia si registra un 6.298 con +393. Incrementi minori a Cremona (3061 e +136) e ancor più a Lodi (1860 e +43), mentre in provincia di Milano siamo a 5.701 e più 375 (mentre è positivo il dato crescita del capoluogo, con 2.297 e un +121 inferiore ai precedenti). Per quanto riguarda Varese, il totale passa da 421 a 450».
Infine una notizia molto positiva: «Il dato di Codogno è davvero fonte di entusiasmo, con 278 contagi e, per la prima volta dopo oltre un mese, una crescita di zero».
La luce in fondo al tunnel forse da oggi è un pochino più vicina.
© Riproduzione Riservata