CORONAVIRUS
«I contagi stanno crescendo»
L’assessore Gallera fa il punto sull’emergenza: 1820 i positivi in regione, 11 nel Varesotto. Bonetti: «Studiamo misure per i genitori». Rinviata la Stramilano

«I dati danno una situazione di crescita molto veloce. Pensate che il 28 febbraio avevamo 52 persone in terapia intensiva. Ora ne abbiamo 209 e sono passati 6-7 giorni. Questo per dire la velocità della diffusione del virus. Non abbiamo indicatori che dicano che da qui ai prossimi due-tre giorni ci sarà un rallentamento».
A parlare dell’emergenza attuale è stato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, alla trasmissione Agorà, il quale ha fatto il punto sulla velocità di contagio del nuovo Covid-19.
«Dobbiamo modificare i nostri stili di vita - ha ribadito Gallera - si possono fare provvedimenti come la chiusura delle scuole, dei teatri e dei cinema, ma questo serve per dare la dimensione che dobbiamo rallentare la nostra vita sociale. Dirlo da milanese è particolarmente duro e difficile, ma è così. O noi per le prossime due-tre settimane riusciremo a rendere rarefatte le nostre uscite e la nostra vita sociale oppure noi non ridurremo il contagio e prima o poi qualunque sistema sanitario regionale, anche uno dei più strutturati come quello in Lombardia e Veneto, non sarà in grado di reggere».
I DATI SANITARI
Come di consueto nella conferenza stampa di Palazzo Lombardia, Gallera aveva aggiornato ieri sera, mercoledì 4 marzo, i dati dal punto di vista sanitario.
L’ultimo bollettino parla di 1820 casi positivi in tutta la Lombardia, di cui 411 in isolamento domiciliare, 877 ricoverati in ospedale e 209 in terapia intensiva. Le vittime del virus sono salite a 73, mentre sono 250 i pazienti dimessi e trasferiti a casa. I tamponi effettuati sono stati finora 12.138: importante sottolineare come il personale sanitario positivo sia pari al 12% del totale.
La Regione informa che i casi certificati in provincia di Varese sono 11, mentre quelli in corso di verifica sono 49.
I dati nelle altre province: Bergamo 423 casi, Brescia 127, Como 5, Cremona 333, Lecco 5, Lodi 559, Monza-Brianza 11, Milano 145 (62 in città), Mantova 22, Pavia 127, Sondrio 4.
«INCONTRO POSITIVO CON IL MINISTRO»
Durante la stessa conferenza stampa a Palazzo Lombardia, è intervenuto anche il governatore lombardo Attilio Fontana.
Parlando dell’incontro con il ministro della salute Roberto Speranza, il presidente della Regione ha ribadito: «È stato un confronto positivo, molto tecnico, durante il quale abbiamo rappresentato con precisione la situazione della diffusione del virus sul nostro territorio, le azioni messe in campo, e quelle che per noi sono necessarie per il futuro. Il ministro ha apprezzato la qualità del lavoro che stiamo svolgendo e si è detto molto soddisfatto di quanto la Lombardia ha dimostrato di saper fare».
«Uno degli argomenti, molto importante, sul quale ci siamo intrattenuti – ha spiegato il presidente – è quello della comunicazione. Abbiamo convenuto sulla necessità di spiegare, far capire, e convincere i nostri cittadini, a mantenere quei comportamenti indispensabili per contribuire ad interrompere la diffusione del virus. Faremo una campagna d’informazione regionale e ci ha anticipato che anche il Governo ne sta predisponendo una a livello nazionale. Tra i messaggi fondamentali da veicolare quello rivolto agli anziani e ai pazienti cronici, affinché svolgano per qualche settimana una vita più ritirata, e, per tutti quanti, quelle norme come evitare gli assembramenti e i contatti fisici, strette di mano, baci e abbracci».
«Tenuto conto che è stata disposta la chiusura delle scuole, anche per la prossima settimana – ha rimarcato Fontana – e considerate le sollecitazioni pervenute da molti genitori in questo periodo di sospensione, abbiamo chiesto al Governo una misura specifica per venire incontro alle esigenze di quelle famiglie che non hanno la possibilità di affidare i bambini a qualcuno e quindi costrette a dover usufruire di ferie o giorni di permesso. Contiamo che venga adottato al più presto un provvedimento urgente per consentire almeno a uno dei due genitori o al genitore, in caso di famiglia monoparentale, di poter stare a casa ad accudire il proprio figlio».
«PENSIAMO AI VOUCHER PER I GENITORI»
«I voucher? Stiamo studiando alcune di queste misure. Siamo a lavoro per adottare le migliori misure per il Paese. Le mie proposte le ho portate e le riporterò: c’è la volontà di accompagnare le famiglie in questa emergenza». Lo dice la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, arrivando a Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri. «Ora è il momento delle risposte. Non si tratta di fare annunci ma di adottare le misure più efficaci. Ci sono già delle famiglie che stanno facendo i conti da tempo con misure restrittive, abbiamo provato ad accompagnarle con lo smart working, ad esempio», ha rimarcato Bonetti.
STRAMILANO E SFILATE RINVIATE
La Stramilano 2020 è stata rinviata a data da definire, a causa delle misure di contenimento per il Coronavirus. «Ci scusiamo - spiega il comitato organizzatore in una nota - con i partecipanti, gli sponsor, i fornitori e i collaboratori, siamo certi che comprenderanno la necessità di adeguarci alle indicazioni ricevute per tutelare la salute di tutti noi. Ci auguriamo di poter comunicare la nuova data il prima possibile». La Stramilano era in programma il 22 marzo.
Allo stesso modo Armani ha deciso di rimandare a novembre la sfilata della linea Cruise prevista il 19 e il 20 aprile a Dubai. Decisione simile per Versace che rimanda la sfilata Cruise annunciata per il 16 maggio negli Stati Uniti.
SALA: «MILANO SI RIPRENDE IN DUE MESI»
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala dimostra ottimismo nel gestire l’emergenza Coronavirus.
Secondo il primo cittadino milanese, per tornare alla serviranno almeno due mesi. «Ho parlato con degli imprenditori in Cina che lavorano fuori dalla zona rossa – ha affermato Sala - Mi spiegavano che il ritorno alla normalità per il loro business è cosa di questi giorni, ossia dopo un paio di mesi. Potrebbe essere così anche per noi. Questo ci fa capire quanto sia necessario adesso cambiare il nostro modo di vivere per contenere il contagio».
© Riproduzione Riservata