CORONAVIRUS
Rossi, ma con dati “da gialli”
Il contagio sembra continuare a scendere, oggi il miglior indice di positività da mesi, 7,1%. A Varese 80 casi
Se è vero, come è vero, che tra pochi giorni tutta Italia tornerà ad essere “zona rossa”, misura preventiva per scongiurare i pericolosi effetti dei cenoni natalizi e di spostamenti scriteriati, resta la consolazione di dati odierni (e comunque nell’ultimo periodo) che continuano a indicare un, forse lento, ma costante calo del contagio da Covid-19.
Il che non vuol certo essere una critica alle decisioni prese nella scorsa notte dal governo, anzi, ma solo una constatazione di una pandemia che, ad oggi, pare ancora in fase di rallentamento. Non dimentichiamo però, tanto per aggiungere un “carico” al discorso, che il passaggio della Lombardia a zona gialla è datato meno di una settimana, mentre gli effetti dei maggiori assembramenti e del peggioramento della situazione esterna si fanno sentire sul contagio non prima di 10-15 giorni.
Ma tant’è, oggi accontentiamoci di cifre che continuano a far intravedere una possibile, sia pure ancora lontana, uscita dal tunnel. Innanzitutto sul fronte dei nuovi positivi, che in Lombardia sono 1.944 (il totale sale a 457.423), cifra inferiore a quella degli ultimi rilevamenti e soprattutto, raffrontata ai 27.044 tamponi processati, produce un indice del 7,18% letteralmente da record.
I nuovi pazienti guariti sono 2.396, con un calo degli attuali positivi di 557 unità (oggi si arriva a 67.653). In calo, ancora una volta, i ricoveri, di dieci unità le terapie intensive (592) e di 161 gli altri reparti (4.495). Unica voce dolente i decessi, di nuovo sopra quota 100 (105) e con il totale a 24.330.
Per quanto riguarda le province lombarde, buone notizie per Varese, che dopo l’ennesimo secondo posto di giornata ottenuto ieri, stavolta si ferma a ottanta nuovi contagi e all’ottavo posto, battuta oltre che da Milano (+700), anche da Bergamo, Mantova, Brescia (seconda con 248), Monza, Como e Pavia. Nel computo dei positivi dall’inizio della pandemia, però, la nostra provincia resta seconda a quota 48.930.
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