CORONAVIRUS
Varese resta l’epicentro
I dati confermano la nostra provincia come la più colpita in questa seconda fase: 8.129 positivi in Lombardia, indice del 22,8%, 1.341 da noi. I decessi sono 158, in calo i ricoveri

Varese si conferma epicentro della seconda ondata di pandemia, come ribadisce l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera non a caso nella giornata di oggi, sabato 14 novembre, in visita prima a Busto Arsizio e quindi nel capoluogo per fare il punto sulla situazione dell’emergenza.
Quello che non sembrano confermare i dati odierni sul contagio sono i toni ottimistici di Gallera, che ha parlato di “tendenza al miglioramento” e spera a breve di poter entrare in una seconda fase.
I numeri del contagio, infatti, se in assoluto appaiono in calo, con 8.129 nuovi positivi contro i 10.634 di ieri (e il totale da inizio pandemia che sale a 312.720), a uno sguardo un po’ più attento nascondono ben altra realtà. In primis perché il numero dei tamponi processati nelle ultime 24 ore è stato inferiore di ventimila rispetto a ieri (35.550, totale oltre i tre milioni e mezzo), il che ci mette di fronte a un indice di positività di nuovo nettamente superiore al 20% (22,8) rispetto al 19,1 di ieri. Altri indicatori negativi sono il numero dei decessi, 158 contro i 118 di ieri (totale a 19.186) e l’aumento degli attuali positivi (+5.010, 156.279) molto superiore ai 2.961 guariti (totale 137.255). Calano i nuovi ricoverati in terapia intensiva, 16 contro 19 (diventano 817), ma sono 302 i nuovi pazienti negli altri reparti, in tutto 7.621.
E, come dicevamo, una provincia di Varese che si conferma attualmente la più colpita: 1.341 i nuovi casi (il totale arriva a 29.769), battuta solo da Milano che però registra un netto calo rispetto a ieri (2.895, totale 117.486) e davanti a Monza (+936), Como (+726) e Brescia (+467).
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