L’INDAGINE
Donne truffate a Busto, uno degli arrestati nega tutto
Conclusi gli interrogatori dei tre uomini indagati
Si sono conclusi oggi, giovedì 31 agosto, all’ora di pranzo gli interrogatori dei tre uomini arrestati dalla Guardia di Finanza di Busto Arsizio con l’accusa di aver raggirato e derubato donne facoltose.
In base alle prime informazioni, tutti e tre hanno fornito al giudice la propria versione della vicenda ma uno in particolare avrebbe negato con forza ogni addebito.
C’è attesa ora per conoscere la decisione del giudice in merito al loro imminente futuro giudiziario.
LA VICENDA
I tre sono stati arrestati dai militari con l’accusa di aver raggirato anziane donne sole e malate, residenti in provincia di Varese, prosciugando i loro risparmi per un totale di un milione e duecentomila euro.
Si tratta di donne anziane, sole e facoltose, scelte a tavolino dagli arrestati perché affette da gravi patologie o deficit psichici. Una delle donne bersaglio dei tre indagati, per ammissione di uno di loro, intercettato al telefono, sarebbe stata «tenuta in vita» con interventi farmacologici d’emergenza: pericolose iniezioni di broncodilatatori e simili, pur di non rischiare di perdere le somme derivanti dalla pensione e dai suoi beni.
Oltre a spogliarle dei loro averi, insultarle e manipolarle, i tre le hanno anche minacciate affinché non collaborassero con i finanzieri all’inizio dell’indagine. Contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Busto Arsizio, i finanzieri hanno sequestrato parte dei fondi presi alle vittime dei raggiri e congelato una polizza assicurativa che i tre si apprestavano ad incassare.
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