IL CASO
Fagnano, Simona Mezanzani sbatte la porta
Dimissioni da consigliere comunale dopo la revoca delle deleghe da assessore. «Rifiuto di continuare a far parte di un contesto politico inesistente»
È cambiato tutto nel giro di un mese: da assessore a consigliere comunale. Si ipotizzava potesse diventare presidente del Consiglio comunale ma oggi, mercoledì 13 novembre, nel pomeriggio, alle 14, Simona Mezanzani ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio. Resta in Fratelli d’Italia, dopo il suo ritesseramento nel partito come aveva concordato con il presidente provinciale onorevole Andrea Pellicini.
«La decisione di revocare le deleghe a me assegnate per il semplice fatto di aver esercitato il mio diritto costituzionale di adesione a un partito politico rappresenta un atto di inaccettabile identificazione politica. Tale gesto non solo è privo di fondamento, ma evidenzia una visione miope e strumentale della politica, in cui l’impegno personale viene punito senza alcuna ragione concreta» ha scritto nelle dimissioni Mezanzani da consigliere.
«È doveroso precisare che la mia adesione a un partito politico non ha mai interferito con la mia attività in giunta in consiglio comunale» aggiunge.
E conclude: «Rifiuto di continuare a far parte di un contesto politico inesistente. Mi domando se, all’interno del gruppo consigliare, ci sia davvero spazio per un confronto autentico o se si preferisca ignorare le opinioni di chi non si allinea».
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