IL RECUPERO
Folla di Malnate, ex Siome: «Avanti con la bonifica»
Soddisfatto il vice presidente della Regione, Giacomo Cosentino. L’assessore Maione. «Obiettivo risanare i siti orfani»

Prosegue la bonifica dell’ex Siome di Malnate. Concluso il primo lotto, ecco il via libera per la seconda fase. «L’aggiornamento sulla bonifica dell’area ex Siome alla Folla di Malnate rappresenta un passo in avanti importante per la sicurezza ambientale e la riqualificazione del territorio. La chiusura del primo lotto, certificata dalla valutazione di Arpa, e la pubblicazione del bando di gara per il secondo lotto da parte di Aria SpA il 5 febbraio scorso confermano l’impegno concreto di Regione Lombardia nella risoluzione di problematiche ambientali storiche. Continueremo a monitorare e sostenere questi interventi con determinazione: questo il commento di Giacomo Cosentino, vice presidente del Consiglio regionale e capogruppo di Lombardia Ideale. «Ringrazio - aggiunge - l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, per il forte impulso dato al piano regionale di bonifica dei siti orfani, un’iniziativa concreta a tutela dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini
L’ex Siome è un’area industriale dismessa: in passato si occupava della fabbricazione, lavorazione e fusione di prodotti in metallo. Nel suolo - precisa la Regione - sono presenti metalli, idrocarburi pesanti e ipa (idrocarburi policiclici aromatico). L’intervento di bonifica riguarda la rimozione dei serbatoi interrati e lo scavo e smaltimento dei terreni contaminati. La bonifica del primo lotto risulta appunto chiusa in seguito alla disamina del collaudo e della valutazione di Arpa. Per il lotto è stato pubblicato il bando di gara.
Sul fronte regionale, risulta conclusa la progettazione per la bonifica di tutti i 18 siti orfani della Lombardia interessati da un investimento complessivo di 65 milioni di euro (51 milioni previsti dal Pnrr e 14 milioni di fondi della Regione). Lo annuncia l’assessore regionale Maione.
«Il Pnrr - spiega l’esponente della giunta Fontana - prevede la riqualificazione di almeno il 70% della superficie del suolo dei siti orfani entro il primo trimestre del 2026. I tempi sono stretti, ma l’intervento della Regione è stato puntuale e mirato a rispettare il crono programma. Si tratta di un piano di bonifiche straordinario che sta dando risposte che i territori attendono da decenni».
«Come siti orfani - precisa l’assessore - si intendono aree inquinate in cui non è individuabile un responsabile della contaminazione o lo stesso non agisce o, comunque, dove un percorso per la bonifica è stato avviato ma mai concluso, anche eventualmente da soggetti incolpevoli, come ad esempio il proprietario)».
«Sono bonifiche molto complesse, sia sotto il profilo tecnico che amministrativo. Ogni situazione presenta delle criticità, ma il lavoro con il Governo e con i Comuni è efficace e vogliamo arrivare a un obiettivo che è strategico per il futuro della Lombardia: risanare aree che in molti casi erano considerate perse» conclude Maione.
© Riproduzione Riservata