PROVINCIALE BLOCCATA
Frana sulla sulla strada: Viconago quasi isolato
Tre auto semidistrutte dai massi. Il sindaco firma l’ordinanza di chiusura a tempo indeterminato
Un rumore cupo, la caduta dei massi proprio sulla strada dove per fortuna in quel momento non passava nessuno, ma c’erano “solo” tre auto parcheggiate che ora potrebbero essere demolite. Si è rischiato grosso, ieri mattina, domenica 25 febbraio, intorno alle 9.35, sulla strada provinciale 39, quella che unisce Cadegliano con Viconago poco prima dell’ingresso in questa parte del paese abitata da poche centinaia di anime.
Era domenica, pioveva forte e chi non aveva impegni se ne stava tranquillo in casa, per sua fortuna. I massi sono rotolati giù lungo il ripido pendio, fermandosi a pezzi sull’asfalto e bloccando di fatto la circolazione. Strada chiusa, e lo rimarrà a lungo.
«Questa mattina - ha spiegato nel primo pomeriggio di ieri il sindaco di Cadegliano Viconago Alberto Almieri - dopo la frana sul posto sono arrivati quasi subito i vigili del fuoco di Luino, i carabinieri, il sottoscritto e i tecnici del nostro comune. Vista la situazione, non ho potuto fare altro che firmare subito un’ordinanza che chiudeva la strada, e purtroppo devo aggiungere che quello che ho visto di persona e con l’aiuto dei droni che hanno filmato da sopra il pendio mi fa pensare che resterà chiusa a lungo oltre che per riaprirla servirà un notevole sforzo economico».
A preoccupare in questo senso non sono certamente i massi e i sassi caduti ieri - rimossi in poche ore - ma quelli che potrebbero cadere in futuro visto il terreno franoso.
Serviranno dunque tempo e soldi, ma il paese, e in particolare Viconago, può permetterseli? La risposta è no, ed è ancora il sindaco Almieri a spiegare il perché analizzando una situazione che si sta facendo davvero difficile: «Viconago ormai è quasi completamente isolato - ha detto il primo cittadino - e per arrivarci ormai l’unica possibilità è scendere verso Ponte Tresa e risalire da quella parte». La strada è stretta, molto pendente, ricca di tornanti: non proprio agevole da percorrere, dicono alcuni residenti che ben la conoscono. Ma alternative non ce ne sono visto che da ieri la Sp 39 è chiusa e che anche un’altra strada, quella per Avigno, è chiusa da dieci anni sempre per le conseguenze di una frana.
Insomma, più passa il tempo senza interventi e più si fa concreto il rischio di un isolamento totale.
«È un bel guaio - sbotta Almieri - più di così noi come Comune non possiamo fare. Devono intervenire gli enti superiori, soprattutto devono intervenire i politici e anche i mass media devono darci una mano per sensibilizzare tutti su questa situazione. Abbiamo bisogno di aiuto, il territorio è molto grande e il terreno è friabile. Bisogna intervenire».
Un appello che deve essere raccolto o, c’è da scommetterlo, chi è giovane o relativamente tale farà le valigie e lascerà un territorio tanto bello quanto mal servito. Nella società di oggi spostarsi è fondamentale, non avere strade a disposizione e rimanere isolati vuol dire azzerare il proprio futuro e quello delle proprie famiglie.
Tocca ai politici, dunque. Decideranno di farsi carico di un impegno non da poco, e molto oneroso per le casse del loro ente, in cambio di una manciata di voti dei pochi residenti? Forse è questa la vera domanda a cui rispondere e da cui dipende il futuro di realtà come Viconago.
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