SICUREZZA
«Bravi, bravi carabinieri»
Maxicontrollo in stazione: i cittadini felici, i malintenzionati in fuga

Quando hanno visto le gazzelle dei carabinieri ferme davanti alla stazione, in molti sono letteralmente scappati. Qualcuno è rimasto nel parcheggio antistante a osservare la scena dall’auto per qualche minuto o nascosto da alberi e mezzi in sosta.
Altri invece si sono ritrovati in mezzo al controllo organizzato dalla compagnia di Gallarate coordinata dal capitano Matteo Russo, presente sul posto con i suoi uomini. Insomma, maxi-controlli ieri in piazza Giovanni XXIII dei militari dell’Arma con il supporto della polizia locale. La stazione è sempre più nel mirino delle forze dell’ordine dopo i recenti episodi inquietanti.
L’ORA X
Alle 17 è scattata l’ora x. Quando sono iniziati ad arrivare pendolari. E così le forze dell’ordine hanno scandagliato i passeggeri in transito. La polizia locale con il cane Ricco, carabinieri perlustrando palmo a palmo binari e banchine. In supporto, hanno fatto un giro anche i poliziotti del vicino commissariato che condividono il controllo della stazione.
GRAZIE
Felicissimo un cittadino si è avvicinato al capitano Russo esclamando: «Bravi, bravi per quello che fate ogni giorno. Certo, poi succedono le tragedie di Roma. E voi intanto siete ancora qui, anche in stazione che è una delle zone peggiori di Gallarate». Il riferimento è al carabiniere Mario Cerciello Rega ucciso con otto coltellate. Sempre lo stesso cittadino ha dichiarato ai militari di aver appena subito il furto della sua bicicletta: «Sono entrato a bere il caffè al bar, non l’ho legata e mi è stata rubata. L’avevo appena acquistata». Nei prossimi giorni farà denuncia. I carabinieri in parte sono rimasti davanti alla stazione a controllare la piazza, come il capitano Russo che ha monitorato i lavori, osservando i frequentatori e dando uno sguardo ai portici.
BRUTTI CEFFI
I volti e soprattutto gli occhi hanno raccontato chi frequenta la zona. «Basta guardarli in faccia», ha spiegato un uomo che spesso passa in piazza per motivi di lavoro, mentre indicava un ragazzo. «Non è per come è vestito, non è il taglio di capelli e neppure i suoi orecchini. Guarda i suoi occhi e lo sguardo perso: sta cercando il suo pusher che evidentemente non trova. Qui è meglio non starci». Il ragazzo poco prima era sotto i tabelloni delle partenze alla ricerca del suo treno e a voce alta ne aveva denunciato il ritardo. L’uomo ha poi segnalato un altro giovane, jeans e t-shirt, capelli corti, che si aggirava sotto i portici: sguardo sfuggente e allo stesso tempo strafottente, camminava rasente le persone. Troppo vicino, tanto che sembrava voler strappare la borsa alle donne. Spostando gli occhi sul parcheggio, poi, si potevano notare altre persone a bordo di auto ammaccate mentre continuavano a girare: sono state fermate. Insomma, sono gesti e sguardi a far capire le regole. In tal senso, ieri, i carabinieri hanno riportato un messaggio forte di legalità.
BILANCIO
Due i denunciati: un italiano e un marocchino per guida senza patente. Un ragazzo di 27 anni, residente a Busto Arsizio, era alla guida dell’auto senza assicurazione e dovrà pagare una sanzione amministrativa. Durante l’operazione sono stati identificati numerosi sospetti che si trovavano a passare nei dintorni della stazione, oltre a numerose auto.
Ieri alle 17,
orario di arrivo
dei pendolari
è scattata l'operazione
dei militari dell’Arma
con il supporto
della polizia locale
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