POLIZIA DI STATO
Lotta allo spaccio in stazione
Controlli serrati. Nel mirino anche il consumo eccessivo di alcol
Spaccio e consumo smodato di alcol. Come in altri territori, anche a Gallarate la zona della stazione è teatro di questi due fenomeni che coinvolgono i giovanissimi.
Dall’intervento per soccorrere ragazzini in coma etilico alle maxi operazioni come African Shop e African Shop 2, la polizia di Stato c’è. Al commissariato di via Ragazzi del ‘99, giorno e notte ci sono 57 uomini e donne, poliziotti e civili, coordinati dal commissario capo Luigi Marsico.
L’estate in città è stata abbastanza tranquilla grazie anche alla rete di sicurezza intessuta sul territorio tra le forze dell’ordine. «Sotto i riflettori c’è sempre il tema della sicurezza in stazione: è evidente che, grazie al monitoraggio costante attuato insieme ai carabinieri e al contributo della polizia locale, abbiamo potuto avere un costante e progressivo miglioramento della situazione».
A conferma Marsico cita anche le denunce e gli arresti effettuati negli ultimi tempi: «Le operazioni sono note, non ci sono stati episodi eclatanti, ci sono state diverse denunce a piede libero. E questo è uno degli indicatori, merito del fatto che la stazione sia in cima alla lista delle priorità».
In merito allo spaccio di stupefacenti, il commissario capo sottolinea: «Eroina in stazione non ne è mai passata. È storicamente una zona di marijuana e hashish. Mentre per quanto riguarda la cocaina, quella ha canali differenti».
Marsico sottolinea uno degli aspetti fondamentali: «La presenza di volanti della polizia, così come delle gazzelle dei carabinieri, fa da deterrente: siamo consapevoli che la nostra presenza da un lato rassicuri la comunità e dall’altro blocchi i male intenzionati».
La conoscenza capillare del territorio e soprattutto delle persone continua a dare risultati. «Le attività di monitoraggio e sicurezza del territorio passano anche dalla verifica di volti noti con un lungo curriculum di reati», afferma riferendosi anche a uno degli ultimi arresti, quello di un pregiudicato che non aveva rispettato gli obblighi inerenti la sorveglianza speciale, continuando a violare le prescrizioni e soprattutto a vedere la compagna, anche lei pregiudicata (i due non si sarebbero potuti frequentare).
Compiendo un focus sui reati legati alla criminalità diffusa, il commissario capo di Gallarate spiega: «Di particolare rilievo sono le operazioni che grazie alla collaborazione dei cittadini ci permettono di fermare truffatori. Si sono verificati anche negli ultimi tempi diversi episodi della truffa dell’acqua contaminata al mercurio fino all’ultimissimo della truffa dello specchietto. In questi casi le segnalazioni tempestive ci permettono di intervenire, dall’altro stiamo lavorando sulla prevenzione perché è l’unico modo per poter bloccare questi episodi».
Nei mesi scorsi polizia, carabinieri e polizia locale incontrarono i cittadini nei diversi rioni illustrando le principali regole da attuare per evitare di essere vittime dei balordi. Marsico sottolinea: «Sono reati molto fastidiosi che non tolleriamo perché colpiscono le fasce deboli della popolazione, proprio per questo abbiamo un occhio di riguardo».
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