LE CIFRE
Il Covid fa strage: 40 morti in provincia
I nuovi casi sono ancora 454, resta l’allerta a Gallarate e Saronno
La provincia varesina, nella lettura giornaliera dei dati sul Covid, fa quasi storia a parte. Perché se è vero che i numeri del contagio si sono ridimensionati anche nel territorio, è anche vero che la decrescita non è netta come altrove. E poi, più che i 454 ulteriori casi positivi messi a registro ieri, a far paura è il numero dei decessi: ben 40 in sole ventiquattro ore, peraltro in linea con una cifra regionale che parla di 347 morti e che è una delle più alte della seconda ondata.
Una strage peraltro prevista nei trend che si sono registrati in passato, anche negli altri Paesi europei. Il dato dei lutti è l’ultimo a scendere, così anche ieri - sempre a livello regionale - ci si è dovuti consolare contando i 19 posti letto che si sono liberati in terapia intensiva (ma la domanda è se su questo aspetto abbiano inciso proprio le “uscite” delle persone decedute più che il computo dei nuovi intubati) e le 197 dimissioni dal ricovero ospedaliero. Tuttavia sono meno del solito le guarigioni (3.869) mentre anche la percentuale dell’incidenza fra tamponi effettuati e tamponi positivi è tornata a salire, issandosi al 10,3% contro il 9,4% registrato mercoledì.
Sul fronte delle singole città, l’andamento è stato abbastanza omogeneo, senza picchi particolari in un singolo Comune. Ma a ben guardare, quindi proporzionando i contagiati del giorno con la popolazione residente, sono le statistiche di Gallarate (29) e Saronno (28) a preoccupare di più rispetto a quelle di Busto Arsizio (44) e Varese (39). Sono percentualmente tanti anche i 12 casi di Somma Lombardo. Mentre Malnate, con i 9 infetti di ieri, ha superato anch’essa quota mille dall’inizio dell’epidemia.
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