IL PASSATO CHE INSEGNA
Gli alpini e la difesa dei valori della Costituzione
Convegno a Varese nella Giornata nazionale della memoria e del sacrificio delle penne nere

Dall’impegno degli alpini nella Resistenza arriva un messaggio valido ancora oggi: quello di continuare a difendere i valori della nostra Costituzione. E’ emerso durane la conferenza “Alpini Ribelli, le Penne Nere nella Resistenza 1943-1945” organizzata questa mattina – domenica 26 gennaio - all’istituto De Filippi nella terza “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli alpini”. Ricorrenza che cade il 26 gennaio in ricordo della tremenda battaglia di Nikolajewka del 1943, che costò immani perdite ma aprì la via del ritorno verso casa ai superstiti dell’esercito italiano schierato sul fronte del fiume Don.
IL RITORNO DALLA CAMPAGNA DI RUSSIA
«Coloro che tornarono dalla Campagna di Russia hanno fatto una scelta non facile: hanno voluto continuare ad essere in prima linea. Cito il battaglione Piemonte che si distinse sul Monte Marrone, ma le medaglie al valor Nazionale degli Alpini nella Resistenza sono 62 - ha detto il Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero - L’impegno di questi alpini è oggi un messaggio di conciliazione, di capacità di guardare avanti e non indietro. E’ sull’esempio di questi alpini che dobbiamo fare azioni forti in segno di riconoscenza per coloro che hanno sacrificato la propria vita. Una grande volontà di conciliare gli italiani per guardare in avanti. Viva gli alpini e viva l’Italia».
IL RICORDO
La volontà dell’Associazione Nazionale Alpini è quello di ricordare quegli alpini che hanno difeso i valori fondanti della Costituzione, colmando una carenza: mai una pubblicazione, infatti, fino ad oggi, è stata dedicata specificatamente agli alpini. L’associazione ha dunque dato mandato a quattro ricercatori di raccogliere una pubblicazione – che sarà edita da Mursia in occasione dell’adunata nazionale di Biella – il materiale raccolto sulle Penne Nere. I ricercatori – tutti presenti al Convegno - sono: Filippo Masina, ricercatore all’università di Siena; Rolando Anni, docente alla Cattolica di Brescia; Alberto Leoni, saggista che ha fatto diverse pubblicazioni sul periodo della Resistenza e sul contributo cattolico nel periodo 1943-45; Stefano Contini, dottorando alla Cattolica di Milano, che ha collaborato a diverse pubblicazioni. Presenti al convegno il prefetto Salvatore Pasquariello e numerosi sindaci del territorio.
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