IL PROCESSO
Induno, baci proibiti in azienda
Operaio accusato di violenza sessuale da una collega
«Quel collega ha cercato più volte di baciarmi. E una volta mi ha messo le mani sui fianchi e sul seno». Davanti ai giudici del Tribunale un’operaia di un’azienda di Induno Olona ha ribadito le accuse che aveva già messo nero su bianco nelle denunce contro il suo compagno di lavoro, un sessantunenne ora a processo con l’accusa di violenza sessuale.
COSA ERA SUCCESSO
Gli episodi al centro del procedimento risalgono a due anni fa. E ieri la donna (parte civile con l’avvocato Luca Carignola) li ha ricordati, sottolineando i pesanti e sgraditi approcci del collega, che avrebbe fatto valere anche il suo potere all’interno dell’azienda in quanto rappresentante sindacale. Molestie che sarebbero avvenute proprio sul posto di lavoro, anche in uno sgabuzzino. Una serie di allusioni e doppi sensi, con tanto di proposte esplicite di pratiche sessuali anche non “convenzionali”.
LA CONTESTAZIONE
Un racconto contestato dall’imputato, i cui difensori (gli avvocati Fulvio Anzaldo e Sara Turuani Porretti) hanno cercato di mettere in dubbio l’attendibilità della donna ricordando anche alcune fasi burrascose del suo passato, come la fuga da una comunità di recupero della quale si occupò anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Prossima udienza a fine novembre, con l’esame dei testimoni del pm.
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