WELFARE AZIENDALE
Irca, dove le persone contano davvero: benessere, cura e comunità
Dai premi allo smart working, dalla salute alla formazione: il gruppo con sede a Gallarate mette al centro chi lavora, creando un ambiente inclusivo

«Persone» è il primo valore aziendale di Irca, e non è solo una dichiarazione d’intenti. È una scelta concreta, che si traduce in azioni quotidiane. «Le nostre iniziative sono talmente parte della routine quotidiana che spesso si dà per scontato il loro valore», racconta Ilaria Pozzi, Health, Safety and Environment manager del Gruppo che opera nel food. E in effetti, l’elenco è lungo.
Dalla piattaforma Edenred per l’erogazione del premio di risultato – 2.850 euro nel 2024 – convertibile in servizi welfare esentasse, fino ai buoni pasto giornalieri, gift card natalizie, convenzioni con ristoranti e una vasta rete di scontistiche. «Abbiamo scelto la flessibilità: spazi attrezzati per la pausa pranzo e un’ampia rete di convenzioni che garantiscono agevolazioni ai lavoratori». Centrale è anche la salute: Irca aderisce al fondo Fasa e offre coperture sanitarie integrative. «Garantiamo visite mediche, check-up e prestazioni a condizioni agevolate». E non manca l’attenzione alla conciliazione vita-lavoro: smart working fino a due giorni la settimana, flessibilità oraria, momenti di coinvolgimento e survey periodiche che ci aiutano a costruire insieme un ambiente migliore. Cura e formazione vanno di pari passo. «Il nostro Learning Hub è aggiornato costantemente. Affianchiamo corsi a break formativi nei reparti, oltre a giornate dedicate ai neoassunti per accompagnarli nel percorso di inserimento». Un’azienda che investe nei giovani attraverso Graduate Program e nel futuro dei propri dipendenti tramite fondi previdenziali. E che promuove appartenenza con tornei sportivi, sponsorizzazioni, Family Day e prodotti Irca in degustazione all’Academy. «Lavorare in IRCA significa vivere un clima positivo, sentirsi ascoltati e valorizzati. Più che un luogo di lavoro, è una piccola grande comunità. E questo, oggi più che mai, fa davvero la differenza».
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