L’ORO BLU
L’acqua è salute. Con la “manica di Ippocrate” gli antichi greci già la filtravano
Documenti storici fanno intuire come già prima di Cristo fosse conosciuta l’importanza del rapporto tra acqua e benessere

Il corpo umano è composto in media per circa il 60% di acqua. L’acqua è inoltre alla base di tutte le attività di preparazione dei cibi e di igiene della persona e dell’ambiente in cui viviamo. L’acqua contaminata da batteri, virus, o parassiti può infatti trasmettere malattie all’intestino, colera, epatite A e altre patologie. Di conseguenza, la salubrità dell’acqua, ovvero la sua sicurezza e la sua qualità, è fondamentale per la salute umana.
Il controllo dell’acqua è una priorità. Ats esegue controlli periodici sulle acque potabili delle reti dell’acquedotto a servizio dei Comuni presenti sul proprio territorio. Qualora le analisi rilevino una non idoneità dell’acqua potabile rispetto agli standard, l’agenzia trasmette specifica comunicazione, a tutela della salute dei cittadini, al gestore del servizio idrico – che per Varese sono Alfa e Lereti – e al sindaco del Comune interessato. Il sindaco, conseguentemente, emette un provvedimento di non potabilità dell’acqua informando contestualmente la popolazione, mentre il gestore attiva le azioni necessarie per rendere nuovamente potabile l’acqua. La capillarità e la frequenza dei controlli fa sì che eventuali problemi vengano scoperti subito, cosa che offre ottime garanzie relativamente alla qualità dell’acqua distribuita ai cittadini.
La storia della civiltà umana è sempre corsa parallelamente a quella dell’acqua. Ci sono fonti storiche che fanno intuire come già prima della nascita di Cristo ci fosse già consapevolezza del rapporto tra acqua e salute. Un passo significativo nella storia della filtrazione si ebbe con i Greci, con Ippocrate che, nel V secolo a.C, inventò la “manica di Ippocrate”. Si trattava di un filtro di forma conica costituito da un sacco di stoffa di cotone o lino, attraverso il quale l’acqua veniva versata per intrappolare sedimenti e particelle sospese, rendendola più limpida. Gli antichi romani avevano un sistema sofisticato per l’approvvigionamento di acqua potabile, basato su acquedotti, fontane e cisterne. Ma fu nel Rinascimento che si sviluppò l’interesse per l’ingegneria idraulica e vennero costruiti nuovi acquedotti. Nel XIX secolo, la scoperta dei microrganismi e del loro ruolo nelle malattie porta allo sviluppo di sistemi di filtrazione e clorazione per rendere l’acqua potabile. Proprio per l’importanza che riveste, l’accesso all’acqua potabile è considerato un diritto fondamentale, riconosciuto dall’Onu, e cruciale per la salute, la dignità e il benessere di tutti.
L’ente erogatore dell’acqua è responsabile della salubrità dell’acqua fino al punto di consegna, mentre l’amministratore del condominio - o il proprietario della casa - deve assicurarsi che i valori di sicurezza siano mantenuti fino al rubinetto. Tanti dei problemi legati all’acqua che si possono riscontrare in casa, come cattivo odore o colore non trasparente, non derivano dalla sorgente, ma dal cattivo stato delle tubature in cui passa l’acqua prima di arrivare al cittadino.
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