INIZIATIVA
L'economia più semplice, con 100 citazioni
Da sabato 27 settembre in edicola con Prealpina

«In questo mondo non vi è nulla di sicuro, tranne la morte e le tasse». Questa celebre frase di Benjamin Franklin, scienziato statunitense vissuto nel XVIII secolo, non ha perso la sua attualità e ancora oggi sintetizza, con un tocco di sarcasmo, il pensiero di molte persone in merito alle tasse, ma quando si parla più in generale di economia i pareri sono contrastanti. Per imparare a destreggiarsi in questo mondo particolarmente complesso, “L’economia spiegata in 100 citazioni” – il libro che vi proponiamo questa settimana – parte dal pensiero di economisti, politici e filosofi per approfondire argomenti e concetti grazie ai punti di vista delle figure che nella storia sono state le più influenti in materia.
Una citazione dopo l’altra, dalle parole di Laozi («Non c’è colpa più grande che assecondare i desideri. Non c’è sventura più grande che non sapersi accontentare. Non c’è difetto più grande della sete di guadagno») a quelle di Noam Chomsky («La concentrazione della ricchezza implica la concentrazione del potere politico») accompagna il lettore alla scoperta delle diverse sfaccettature di un argomento che, in misura diversa, riguarda tutti noi; anche quando siamo convinti che l’economia “non ci riguardi”. Un modo per capire e riflettere su temi che ci toccano da vicino quali il denaro, la ricchezza, la povertà...
L’economia può risultare una disciplina arida e grigia, che riguarda soltanto come fare soldi o come sopravvivere quando non se ne hanno a sufficienza. Ma le apparenze ingannano. L’economia è molto più di questo, ci tocca da vicino, poiché studia come i desideri e i bisogni illimitati delle persone vengono soddisfatti con risorse limitate. In epoca vittoriana, l’economista britannico Alfred Marshall definì quest’ambito nientemeno che «lo studio dell’uomo nei suoi affari quotidiani». Nel corso dei secoli, tuttavia, l’economia ha goduto di una pessima reputazione. Thomas Carlyle, noto storico e saggista, la definì «scienza triste», un’etichetta che pare non riuscire a togliersi di dosso; tra gli aspetti che considerava particolarmente indigesti vi era l’idea di poter svelare «i segreti dell’universo studiando “domanda e offerta”».
È vero che l’economia può apparire troppo riduttiva, in quanto analizza situazioni umane complesse e delicate con la fredda lente della razionalità. Ciononostante, si tratta di un ambito molto stimolante. Se alcuni concetti economici possono sembrare privi di emozione è perché cercano di imporre un certo grado di ordine razionale ad alcuni degli aspetti più disordinati della nostra esistenza. Inoltre, l’economia moderna ha da tempo abbracciato l’idea che la psicologia, le emozioni e la stessa irrazionalità sono fattori importanti da prendere in considerazione quando si cerca di costruire un serio modello economico. Sotto una superficie di complessi calcoli e astratte equazioni si cela una disciplina il cui vero interesse è l’interazione umana.
Come distribuire equamente le risorse naturali? Come servirsene per produrre ciò che la gente vuole e di cui necessita? Come fare in modo che tutti abbiano quanto basta per sostentarsi? Come creare un mondo giusto e capace di gestire le proprie risorse con uno sguardo al futuro? Le cento citazioni raccolte in questo volume non hanno certo la pretesa di illustrare l’intera storia dell’economia. L’obiettivo è bensì quello di fornire una visione d’insieme della disciplina.
Il libro “L’economia spiegata in 100 citazioni” (Gribaudo, 208 pagine) sarà in edicola con La Prealpina a partire da domani a 6,90 euro in aggiunta al prezzo del quotidiano.
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