LA KERMESSE
Il Palio può attendere
Brumana risponde a La Rocca e plaude alle contrade

Anche se nessuno ufficialmente ancora lo ha detto, ci sono poche possibilità che il palio di Legnano 2020 possa svolgersi a maggio.
L’emergenza del coronavirus ha infatti fatto saltare tutti i calendari ed è improbabile che in due mesi tutto torni alla normalità, tanto più che la marcia di avvicinamento alla principale manifestazione legnanese è costellata da molte cerimonie ed eventi collaterali.
Il gran maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade, Giuseppe La Rocca, ha voluto comunque lanciare un messaggio positivo affermando che «il Palio del 2020 si farà» e che una volta che la situazione sarà normalizzata si procederà a riprogrammare il calendario, magari spostando tutto in autunno. Nel frattempo, ha aggiunto La Rocca, le contrade ci sono per supportare la città in questa difficile fase.
A fare da contraltare a queste previsioni è tuttavia intervenuto Franco Brumana, candidato sindaco per il polo civico, il quale si dice sicuro che la manifestazione non potrà essere svolta prima dell’estate: «È certo che l’emergenza del coronavirus lo impedirà. Se anche in Lombardia non risultassero nuovi contagi, come sta avvenendo a Codogno, non si potrebbe comunque abbassare la guardia. Molto probabilmente non sussisteranno nemmeno le condizioni per un palio settembrino, che comporterebbe lavori collettivi prima di agosto. Potrebbero esserci anche problemi finanziari da parte del Comune per via delle nuove necessità di assistenza. Nel contempo il Palio avrebbe un forte senso di rinascita della città, di cui avremmo sicuramente bisogno. Una cosa è certa, abbiamo necessità di unità e di coesione dei cittadini. Ora è tempo di solidarietà senza se e senza ma. Quindi è auspicabile che cessi ogni polemica e che si rinvii a tempo debito ogni valutazione sul Palio, augurandoci che sussistano tutte le condizioni affinché si possa svolgere in autunno».
«Nel frattempo - ha aggiunto Brumana - saremo tutti grati alle contrade per le iniziative che compiono e che proseguiranno a organizzare per contribuire alle necessità determinate dalle nuove fragilità causate dall’epidemia. Anche per il palio autunnale vedremo se ci saranno davvero le condizioni per poterlo organizzare».
Insomma, in questo momento si può solo sperare che l’epidemia dia segnali di arretramento: tutto il resto viene in secondo piano. Come pure le elezioni per il sindaco e il consiglio comunale: saranno anche loro rinviate in autunno e il commissariamento del Comune prolungato di altri sei mesi.
Tornando alla kermesse delle contrade, è già accaduto che il Palio non sia stato assegnato per motivi disciplinari: successe nel 1977 per una rissa tra diversi fantini e nel 2006 per l’invasione di campo da parte dei contradaioli di San Domenico, ma sarebbe la prima volta che non viene organizzato per cause di forza maggiore.
Nella lunga storia della manifestazione ci potrebbe stare, eventualmente, anche questo.
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