BILANCI
Il Palio si prepara al 2020
Il mondo delle contrade si conferma vivo

Palio di Legnano, un momento di riflessione più che di festa, una serata per stringersi insieme e ricordare alcuni recenti gravi lutti che hanno colpito ben quattro contrade in pochi giorni (Legnarello, San Bernardino, Sant’Erasmo e Sant’Ambrogio), una benedizione anelata per sentire nel cuore “una goccia di pace” come ha augurato a tutti il prevosto don Angelo Cairati.
Così l’altra sera nella sala del Cenobio al castello il gran maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade, Giuseppe La Rocca, ha accolto i suoi ospiti, soci, cavaliere del Carroccio, Famiglia Legnanese, cerimonieri, castellane, reggenze, per il consueto scambio degli auguri e il brindisi di fine anno.
Non è stato ancora tempo di bilanci articolati, di annunci e di novità: si è percepita solo la voglia di stare insieme, di ribadire la bellezza di una manifestazione che sa aggregare come non mai e che sa radicarsi nel sociale con iniziative importanti che rispondono alle esigenze del territorio, come la recente consegna delle tessere di spesa solidale.
Monsignor Cairati ha sottolineato l’importanza della connessione fra Palio, contrade, Chiesa, società civile, insieme al sentimento di «sentirsi ancora bambini».
Con il Natale ormai alle porte il prevosto ha raccomandato quello che ha definito il suo “cavallo di battaglia”, ovvero l’accostamento al sacramento della confessione e poi ha impartito la benedizione. Il gran maestro ha inoltre ricordato la recente presentazione del libro di Franco Pagani e Gigi Marinoni, direttore della rivista Il Carroccio, “Dovunque è Legnano”: un libro che racconta la storia della città.
Una festa degli auguri sobria, ma sentita e partecipata. Piace lo stile del nuovo gran maestro La Rocca, trasparente, serio e coerente.
Sul tavolo però, oltre agli addobbi natalizi, restano alcuni grandi problemi ancora irrisolti della precedente gestione. Manca ancora una firma su una convenzione che sancirebbe di fatto il via libera per le corse di addestramento di primavera che vede già fissate ufficiosamente le date, ma che non ha sciolto il nodo degli accordi fra privato e contrade.
Le feste natalizie segnano dunque uno spartiacque: si andrà al nuovo anno prima di avere un esito definitivo a una questione quanto mai complicata.
Resta poi sempre sullo sfondo il progetto della Fondazione del Palio: se ne riparlerà dopo le elezioni amministrative.
Il mondo delle contrade tuttavia non si ferma e guarda avanti: domenica pomeriggio infatti la contrada di San Domenico ha presentato il suo Libro della settima Vittoria “Nati il 2 giugno”, ricco di fotografie che immortalano i momenti salienti della corsa e della contrada. A Legnarello invece il maniero si è stretto attorno al ricordo della loro past gran dama Clara Casati e ha continuato con coraggio e grande cuore nell’allestimento del mercatino di Natale, fiore all’occhiello del maniero giallorosso.
Per adesso ci sono le feste. Poi però bisognerà tornare a rimboccarsi le maniche per lavorare sulla manifestazione e decidere che futuro darle.
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