LE ESEQUIE
L’addio a Raffaele: lacrime e abbracci a Lonate
I funerali del tifoso della Pro Patria morto lunedì: commozione e grande partecipazione

C’è la grande folla in lacrime, c’è il mondo degli ultras mai così unito nel ricordo di uno di loro. Gremitissima la chiesa parrocchiale di Sant’Antonino Martire - in via Madonna - a Lonate Pozzolo per l’ultimo saluto a Raffaele Carlomagno. Il quarantaduenne tifoso della Pro Patria morto all’ospedale Maggiore di Novara lo scorso lunedì 3 febbraio dopo una lotta durissima durata nove giorni.
GLI ABBRACCI E LA VICINANZA
Era precipitato nel fossato della curva del settore ospiti dove aveva assistito il 25 gennaio alla partita tra il Novara e la sua Pro Patria. Ci sono gli abbracci, le sciarpe a simboleggiare un tifo che non morirà mai e sarà vivo per sempre, il dolore e la difficoltà nel trovare le parole. Tantissimi i tigrotti biancoblu della Pro Patria. Ma c’erano delegazioni di tifosi del Novara, del Corbetta, della Torres, della Vibonese, del Trento, del Palermo e della Triestina. Tutti uniti senza barriere ma con l’unica bandiera rappresentata dalla memoria di Raffaele. E nella frazione di Sant’Antonino sono comparse le scritte “Raffa Vive”. Perché Raffaele è qui. Tutti lo piangono. In prima fila mamma Antonietta, la sorella Nella con il marito Luca e i nipoti Sofia e Simone.
LE PAROLE E LE BANDIERE
«Raffaele sarà sempre nei nostri cuori». Pochissime parole che raccontano tutto. Ed oggi è il giorno del lutto e della testimonianza, dell’abbraccio e del tifo. Fuori dalla chiesa si alzano bandiere e vessilli. E scrosciano gli applausi. Presenti anche i sindaci di Lonate Pozzolo, Elena Carraro, e di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli.
Il servizio completo sulla Prealpina di sabato 8 febbraio, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
© Riproduzione Riservata