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Papa: armi circolano liberamente, non aiuti allo sviluppo
Non lasciamo che la nostra coscienza si anestetizzi

Città del Vaticano, 13 giu. (askanews) - "Mentre gli aiuti e i piani di sviluppo sono ostacolati da intricate e incomprensibili decisioni politiche, da forvianti visioni ideologiche o da insormontabili barriere doganali, le armi no. Non importa la loro provenienza, esse circolano, scusate l'aggettivo, con una spavalda e quasi assoluta libertà in tante parti del mondo". Così Papa Francesco all'assemblea del Programma alimentare mondiale (World Food Program) a Roma.
Senza esplicitare i riferimenti alla cronaca di queste ore, Francesco ha defintio questo fenomeno, con una punta di ironia, "strano e paradossale".
"In questo modo", ha proseguito Francesco in un discorso in spagnolo, "a nutrirsi sono le guerre e non le persone. In alcuni casi, la fame stessa viene usata come arma di guerra. E le vittime si moltiplicano, perché il numero delle persone che muoiono di fame e sfinimento si aggiunge a quello dei combattenti che muoiono sul campo di battaglia e a quello dei molti civili caduti negli scontri e negli attentati. Siamo pienamente coscienti di questo, però lasciamo che la nostra coscienza si anestetizzi, e così la rendiamo insensibile. Ci sono parole chesiu giutificano: non è una grande tragedia".
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