PROCESSO
Preso con 50 grammi di “fumo”. Prosciolto: uso personale
Il giudice scarcera un giovane nordafricano che era stato trovato in possesso di hashish. «Tenuità del fatto».

È un verdetto destinato a far discutere quello pronunciato da un giudice ad esito di un processo per direttissima a carico di un giovane di origine nordafricana trovato in possesso di 50 grammi di hashish e quindi arrestato. L’imputato è stato prosciolto e rimesso in libertà. La sentenza è stata pronunciata oggi, lunedì 14 marzo, al Tribunale di Torino. Il giovane è stato assolto per «tenuità del fatto».
Era stato fermato nei giorni scorsi nella zona di Porta Palazzo e in aula ha ammesso i fatti a lui contestati spiegando però che lo stupefacente doveva essere diviso tra gli amici, quindi una sorta di uso personale: «Eravamo in quattro. Ognuno di noi aveva contribuito all’acquisto con 25 euro. Ce ne spettavano 12,5 grammi a testa. Gli agenti mi hanno notato mentre attraversavo la strada con il rosso e mi hanno detto “fermati”. Allora ho gettato il sacchetto». Questa la ricostruzione fornita dal giovane. La procura ha chiesto quattro mesi di carcere mentre
l’avvocato difensore, nell’arringa, ha osservato che «non è stato provato che si tratti di qualcosa di diverso dal consumo personale; peraltro il mio assistito non aveva nemmeno il denaro che poteva far pensare al provento di un’attività di spaccio».
Il giovane, privo di precedenti penali, ha detto di essere in Italia da meno di un anno; dopo lo sbarco a Lampedusa è stato a Napoli e ora, a Torino, dove è senza una dimora stabile, lavora come panettiere nel negozio gestito da un tunisino.
È dei giorni scorsi l’arresto invece di un uomo a Busto Arsizio che, con 4 etti di hashish, ha di fatto invocato lo stesso principio: uso personale, nessuna attività di spaccio.
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