SERIE C
Pro Patria, la stagione si chiude qui
Rinuncia all’eventualità di ripescaggio nei playoff, si lavora già al prossimo campionato
Ha vinto il buon senso. Come anticipato ieri, la Pro Patria ha deciso di non riprendere l’attività sportiva.
Troppo elevato il rischio di gettare dalla finestra il denaro necessario per rispettare i protocolli anti-Covid (circa 60 mila euro), considerando che la partecipazione della squadra di Javorcic ai playoff sarebbe dipesa dal risultato della finale di Coppa Italia tra Juventus Under 23 e Ternana: i tigrotti avrebbero guadagnato l’accesso alla post-season solo in caso di vittoria dei bianconeri il prossimo 27 giugno. Un successo degli umbri, viceversa, avrebbe comportato un inutile spreco di tempo e (parecchio) denaro in via Ca’ Bianca.
Con questi presupposti, richiamare i giocatori, sottoporli a una sfilza di costosi test, riprendere gli allenamenti dopo tre mesi, nonché prolungare i contratti degli elementi in scadenza, sarebbe stato davvero un azzardo. Ha prevalso invece un razionale calcolo dei costi (elevati) rispetto ai benefici (più teorici che reali). Hanno rinunciato anche Arezzo, Modena, Piacenza, Pontedera e la Vibonese (11ª come la Pro).
Ma il comunicato con cui la società ha ufficializzato la decisione si chiude con un messaggio da non sottovalutare: «Siamo già al lavoro - recita la nota - per regalare alla città di Busto Arsizio un’altra stagione nel calcio professionistico». Di questi tempi, un’assicurazione tutt’altro che banale.
In una Serie C che, dopo l’emergenza Covid, rischia di veder scomparire parecchie realtà, la Pro Patria sarà regolarmente ai nastri di partenza.
La presidentessa Patrizia Testa garantirà dunque un altro campionato tra i professionisti ai tigrotti, supportata a livello tecnico dal d.s. Sandro Turotti, già blindato con un rinnovo biennale. Nelle prossime settimane si saprà se anche il terzo pilastro del progetto biancoblù, mister Ivan Javorcic, resterà a Busto Arsizio o opterà per una nuova esperienza.
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