POLIZIA DI STATO
Questura di Varese, Bassi in congedo
Dalla banda dei supermarket al delitto delle mani mozzate: una carriera in prima linea
Gli esordi al Reparto Mobile e alla Stradale, poi l’arrivo alla Questura e gli incarichi prima alla Squadra Mobile e in seguito alla Scientifica, arrivando a ricoprirne l’incarico di responsabile. Per il sostituto commissario Roberto Bassi ora è arrivato il momento di togliere la divisa della Polizia di Stato. Classe 1963, si è arruolato nel 1985, trascorrendo poi buona parte della sua carriera a Palazzo Italia, vivendo in prima persona alcuni dei fatti più eclatanti e inquietanti avvenuti alle latitudini varesine. In forza alla Mobile, infatti, partecipò alle indagini sugli efferati delitti del 2009: prima l’omicidio del giovane Dean Catic, ucciso da due amici a colpi di coltello e piccone e sepolto in un giardino; poi l’omicidio di Carla Molinari e la complessa cattura di Giuseppe Piccolomo, il cosiddetto “killer delle mani mozzate”. Nei dieci anni trascorsi alla Squadra Mobile, Bassi ha partecipato anche alla cattura della pericolosa banda di rapinatori che, nel 2008, a colpi di pistole e fucili a canne mozze seminò il terrore tra supermercati, distributori di benzina e ristoranti, compiendo 18 colpi in appena quattro mesi. Nel 2011 ecco la nuova sfida professionale: l’allora questore Marcello Cardona lo chiama alla guida del gabinetto provinciale di Polizia scientifica di Varese, che di fatto viene rivoluzionato e portato a un approccio più tecnico, tra indagini genetiche e comparazioni dattiloscopiche. Entusiasmo e professionalità declinate anche nell’ordine pubblico: nel 2015, grazie alla minuziosa analisi dei filmati di sorveglianza, viene dato un nome e un volto al tifoso di Varese che in un palasport strapieno ferisce una hostess colpendola con una monetina lanciata dagli spalti. Ora per Bassi è arrivato il congedo. Ma non lascerà del tutto l’«aquila dorata»: come consigliere dell’Associazione nazionale Polizia di Stato, sarà nelle piazze e nelle scuole per sensibilizzare sui temi della sicurezza. «Continuerò a essere vicino alla collettività – conclude – a “esserci sempre”, come recita il nostro motto».
QUESTURA
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