Roma
Roma, blitz pro Palestina al Giro d'Italia. Tre gli arresti
Questura: a conoscenza del tentativo di disturbo della gara
Roma, 28 mag. (askanews) - Tre persone arrestate e due denunciate, per reati che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale a manifestazione non preavvisata e radunata sediziosa nonché, per una di loro, di accensione di fumogeni nel corso della manifestazione sportiva.
Questo è il bilancio delle immediate indagini poste in essere dalla Digos della Capitale sui tentativi, avvenuti nel pomeriggio di ieri, da parte di un nutrito gruppo di antagonisti, di interrompere, o comunque di disturbare, lo svolgimento della tappa conclusiva del Giro d'Italia, in programma nella Capitale.
Monitorando internet, la Digos era a conoscenza che un gruppo di contestatori, formato dalla componente palestinese e da quella antagonista, si sarebbe radunato al Circo Massimo prima dell'inizio della gara, per attuare azioni di disturbo per protestare per la partenza, avvenuta quest'anno da Gerusalemme, della manifestazione sportiva.
Le forze dell'ordine, è la ricostruzione fatta oggi dalla Questura di Roma, hanno potuto subito arginare un primo tentativo, da parte di circa 200 persone, di dirigersi in massa verso le transenne che delimitavano la zona destinata al circuito. Le azioni messe in atto dai manifestanti, da cui la comunità palestinese si è dissociata, sono poi continuate, con accensione di fumogeni e lancio di bottiglie di plastiche indirizzate verso gli atleti.
L'intervento delle forze dell'ordine ha poi consentito di individuare alcuni dei responsabili degli episodi, bloccati nonostante il tentativo di un centinaio di attivisti di sottrarli agli agenti.
Al termine, 5 di loro sono stati condotti in Questura e, al termine delle indagini e con l'aiuto delle riprese video effettuate dalla Polizia Scientifica, 3 sono stati arrestati, mentre per altri due sono scattate le denunce all'autorità giudiziaria.
"Il lavoro degli investigatori della Digos - sottolinea ancora la Questura - comunque proseguirà, per cercare di identificare gli altri partecipanti alle azioni violente poste in essere".
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