IL CASO
Niente soldi, Matteotti al buio
Bolletta non pagata e il centro sportivo diventa inutilizzabile. Sopralluogo dell’assessore. Bimbi trasferiti
Il centro sportivo comunale “Matteotti” è da martedì 9 aprile al buio e, senza corrente elettrica, non va neppure la caldaia. Dunque, non c’è l’acqua calda.
Insomma, l’intera struttura di via Sampietro, di proprietà dell’ente locale e da alcune stagioni affidata dal Fbc Saronno, è attualmente inutilizzabile, con buona pace della quarantina di bambini, di tutte le età, che vi fanno abitualmente riferimento, perché giocano nel vivaio del club calcistico saronnese.
Sul posto già martedì sera è accorso l’assessore municipale allo Sport, Gianpietro Guaglianone, per un sopralluogo: «È un impianto pubblico e queste cose non devono succedere - la premessa dell’assessore - Appena sono stato informato dell’accaduto, mi sono recato in via Sampietro per verificare personalmente la situazione e per parlare con i presenti. Abbiamo già chiesto spiegazioni al Fbc Saronno».
Società con la quale l’Amministrazione civica potrebbe «perdere la pazienza», non solo alla luce dei disastrosi risultati sotto il profilo sportivo - prima squadra e juniores ultime nei rispettivi campionati, Giovanissimi U15 che lo scorso fine settimana hanno incassato il peggior risultato di sempre di una formazione saronnese, 23-0 contro l’Oratorio San Giuseppe - ma anche e soprattutto aggregativo e sociale, visto che il vivaio del club si è ormai ridotto ai minimi termini, con una continua fuga di bambini verso altri lidi.
Restando al Matteotti, la corrente elettrica è stata tagliata dal fornitore, c’è un contenzioso per una bolletta non pagata, per una somma - come spiegato dal presidente del Fbc, Antonio Pilato - di 1000 euro. Se anche adesso ci fosse il saldo del dovuto, ci vorranno comunque giorni perché torni la luce.
La decisione per il momento è stata di spostare tutti i bambini in un’altra struttura sportiva del Comune, il centro Prealpi che si trova all’altro capo della città, in via Sabotino: questo per consentire ai bimbi di continuare a svolgere il loro sport preferito ed alle loro famiglie di avere un punto di riferimento per il “dopo scuola” dei loro figli. Ed evitare quanto accaduto proprio martedì sera, quando - benché i dirigenti avessero tramite sms provato ad avvisare tutti della forzata interruzione dell’attività al Matteotti - in via Sampietro si sono presentati diversi papà in cerca dei loro figli, convinti che fossero all’allenamento che era invece saltato, e piuttosto contrariati per l’accaduto.
«Continueremo a seguire da vicino la vicenda; è vero che siamo quasi a fine campionati ma è giusto tutelare le giovanili», le parole dell’assessore allo Sport, che nel prossimo fine settimana sarà presente sui campi per confrontarsi anche con i genitori dei bambini che si sono ritrovati involontariamente coinvolti in questa vicenda.
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