LA SCELTA
Saronno, meno cemento nell’ex Isotta
La proprietà rinuncia al 17 cento della volumetria consentita

Ex Isotta, ci sarà molto meno cemento di quanto la legge consentirebbe: la proprietà, Saronno città dei beni comuni, ha infatti deciso di rinunciare dello 0.1 sull’indice di edificabilità, il che significa che ha rinunciato al 17 per cento di quel che potrebbe - legittimamente - costruire nella grande aree dismessa del retrostazione. In pratica, la proprietà ha deciso di scendere da un indice di edificabilità dello 0,6 a 0,5.
I NUMERI DEL RECUPERO
Nelle ultime settimane si è parlato molto di uno degli elementi qualificanti del progetto di rigenerazione urbana, e cioè che all’ex Isotta troverà posto la sede di Team Emirates, il club professionistico di ciclismo famoso in tutto il mondo; ci sarà anche il museo della squadra ed una inedita Università del ciclismo, per formare le “figure” che fanno girare il mondo delle due ruote. Ma nel piano di intervento - che riguarda tutta l’ex Isotta più alcune aree limitrofe di Ferrovienord, per 150mila metri quadrati, c’è anche molto altro. Il nuovo parco assume dimensioni notevolissime, visto che sommando l’area privata a quella pubblica si arriva a 80mila metri quadrati, con 5.021 fra alberi e arbusti piantumati (quelli di alto fusto saranno 991). Poi ci sono i 16mila metri quadrati dell’area universitaria e della Fondazione Daimon che gestirà corsi professionali nell’ex scuola Luini: salvaguardata dunque la vocazione scolastica dell’ex Isotta, secondo le stime dovrebbero frequentarla tremila studenti. L’obiettivo di fondo resta dunque quello di creare un polo universitario (Alta scuola di formazione), con aule di formazione, laboratori e spazi espositivi, anche in possibile condivisione con la comunità cittadina; e la creazione di un nuovo polo di istruzione Ifts e Its, oltre che di percorsi per il reinserimento lavorativo in contrasto alla dispersione scolastica.
NESSUN SUPERMERCATO
Nel progetto nessuno spazio è destinato all’apertura di nuovi supermercati o comunque alla grande distribuzione, già presente massicciamente nella zona. Inoltre è stato previsto che non vi sia alcun “consumo di suolo”: il saldo alla fine - considerando quel che c’era prima, ovvero i tanti capannoni della vecchia fabbrica metalmeccanica chiusa negli anni Ottanta - sarà positivo. Per gli spostamenti interni all’ex Isotta è stato previsto un nuovo sistema di accessibilità viabilistico e ciclo-pedonale «in grado di riqualificare l’intero settore urbano finalizzato a una maggiore protezione del cittadino» dicono da Saronno città dei beni comuni. L’area parcheggio sarà soprattutto “esterna“, sul lato lungo via Varese mentre il parco urbano sarà sul lato di via Milano.
PAROLA AL COMUNE
Ora la parola passa al Comune per le autorizzazioni del caso. Come ricordano dalla proprietà ex Isotta «il Programma d’intervento integrato ovvero il Pii, protocollato all’amministrazione saronnese, prevede circa sessanta elaborati tra tavole e relazioni tecniche».
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