PALAZZO ESTENSE
Telecamere, sicurezza e rioni: la sfida di Varese
Videosorveglianza potenziata: polemica politica. Lavori nei quartieri

Telecamere e sicurezza. Attenzione ai quartieri. Dell’importanza dei rioni nella futura nuova campagna elettorale a Varese, Prealpina ha già parlato nei giorni scorsi, ricordando i Patti di quartiere - siglati tra Comune e rappresentanti del Consigli di quartiere. Iniziative nei rioni, piani di asfaltatura che riguardano le strade più dimenticate e altri interventi illustrati dall’amministrazione comunale o richiesti da cittadini e consiglieri d’opposizione. Ieri è stato annunciato il completamento dell’asfaltatura di due strade a Bregazzana, per esempio. Palazzo Estense pochi giorni fa ha detto degli impianti di videosorveglianza installati in alcuni punti.
DALLA MAGGIORANZA
Altro tema caldo sul fronte politico cittadino quello della sicurezza e che si intreccia appunto con quello dei rioni. Due filoni dello stesso film. Quello della maggioranza di centrosinistra per accaparrarsi simpatie e voti futuri laddove sono stati perduti e quello della minoranza di centrodestra, che della “disattenzione” dell’amministrazione per i rioni ha fatto e farà un’arma politica. E se per l’asfaltatura a Bregazzana si registra l’intervento di Giacomo Fisco (Pd), consigliere delegato ai quartieri, per le nuove telecamere c’è la presa di posizione di Franco Formato (consigliere di Varese Ideale).
«I quartieri varesini sono al centro dell'attenzione come non mai - dice Fisco - grazie a una serie di interventi che comprendono il piano manutenzioni, le opere previste dai Patti di Quartiere che sono frutto di un articolato percorso di condivisione e partecipazione dei cittadini, fino agli eventi e le rassegne che animano i diversi rioni».
DALLA MINORANZA
Sul fronte sicurezza, sono state installate 15 telecamere di ultima generazione in due aree, appunto in due rioni, di cui otto a San Fermo e sei al Sacro Monte. Impianti per un valore complessivo di 70mila euro finanziati dal Ministero. Per Formato, però, «un potenziamento che lascia aperti molti interrogativi». Dice infatti il consigliere di centrodestra: «Gli interventi sono mirati solo all’immagine e non alla sicurezza reale». «Giusto investire in sicurezza ma è altrettanto evidente che alcune zone dove lo spaccio e la microcriminalità stanno mettendo in seria difficoltà i residenti, sono state completamente ignorate». E cita, tra quelle che considera aree dove gli occhi elettronici andrebbero installati, le viuzze di Biumo Inferiore, piazza Repubblica, dove da tempo i cittadini denunciano episodi di degrado e spaccio, il ponte che collega piazzale Valganna a via Giambologna, «un punto critico noto a tutti». «Eppure, nonostante le segnalazioni, nessuna telecamera è stata prevista in queste aree».
«Il timore è che l’operazione si limiti a un intervento di facciata, utile a mettere bandierine su alcuni rioni incapace di incidere sulle zone dove la domanda di sicurezza è più pressante». «Serve un piano di videosorveglianza - conclude Formato - organico e condiviso con i cittadini». Tra le zone dove la richiesta di telecamere, il belvedere di Penasca, cioè l’antica San Fermo, dove i writer continuano a imbrattare i muri di fronte il santuario.
LA REPLICA DI MACCHI
All’intervento di Formato ha replicato il consigliere del Pd, Lorenzo Macchi: «Sono circa duecento le telecamere di ultima generazione posizionate in punti strategici della città di Varese: di queste, i dispositivi installati al Sacro Monte e San Fermo rappresentano solo gli ultimi interventi in ordine di tempo. Un sistema di videosorveglianza innovativo che consente sicurezza e presidio del territorio grazie alla condivisione delle immagini da parte di tutte le forze dell'ordine. Preme quindi informare Formato, che chiede che vengano posizionate telecamere in piazza Repubblica, che qui sono già presenti, tanto che proprio grazie al sistema di acquisizioni di immagini ad alta definizione, le forze di polizia nei mesi scorsi hanno potuto identificare e individuare il responsabile di un'aggressione. Lo stesso vale per Biumo Inferiore, dove grazie alla presenza delle telecamere è stato possibile identificare e individuare l'autore di danneggiamenti alle auto posteggiate». E ancora: «Siamo poi d'accordo sul fatto che il sistema di videosorveglianza sia un efficace sistema per un maggior presidio del territorio, e che quindi sia auspicabile un potenziamento progressivo andando a coprire sempre più zone della città, così come in effetti sta avvenendo, ma soprattutto spero che Formato si ricordi che per questo sono necessarie risorse, quelle risorse che fino ad oggi il Governo purtroppo non ha ancora destinato alla sicurezza».
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