IN TRIBUNALE
Tradate, spararono a prostituta: cinque anni di carcere
Condannati i due uomini a processo per l’episodio avvenuto nei boschi dello spaccio
Dieci anni di reclusione per il tentato omicidio di una prostituta nei boschi dello spaccio. La pena (cinque anni ciascuno) è stata inflitta oggi dal gup del tribunale di Varese, Alessandro Chionna, ai due ragazzi, un marocchino e un italiano, arrestati dai carabinieri di Tradate nell'estate del 2024 al termine delle indagini per l'aggressione a un na donna nigeriana, ferita con un colpo di pistola, il 7 aprile dello stesso anno. Il movente? Secondo gli inquirenti, il controllo della piazza di spaccio. Il fatto era accaduto a ridosso dell’area boschiva del Parco Pineta. La vittima, che saltuariamente si prostituiva in quella zona, era in attesa di un cliente quando ha avuto una discussione animata con due uomini italiani, fiancheggiatori di un gruppo di pusher magrebini dedito allo spaccio di stupefacenti in quell’area boschiva.
I due italiani, infastiditi dalla presenza della donna nella vicina piazza di spaccio, si erano rivolti ai due spacciatori di origine magrebina che, usciti dall’area boschiva, avevano minacciata di morte la vittima intimandole di lasciare la zona; poi uno dei due le sparò all'addome. Le indagini dell' Arma hanno portato all'arresto di un 22enne marocchino, considerato l’esecutore materiale del grave ferimento, mentre i fiancheggiatori italiani, e del presunto palo, un 30enne italiano. Oggi il primo ha scelto di patteggiare, il secondo è stato condannato in abbreviato.
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