DUE MESI DOPO
Tragedia del Mottarone, via all’incidente probatorio
Il gip respinge la richiesta degli indagati di estendere l’accertamento ad altre aziende
A due mesi dalla tragedia del Mottarone ha preso il via l’incidente probatorio disposto dal gip di Verbania Elena Ceriotti per far luce sulle cause dell’incidente dello scorso 23 maggio in cui hanno perso la vita 14 persone.
Perizia su funivia dal 3 agosto
Il gip di Verbania, Elena Ceriotti, ha conferito l’incarico al Collegio peritale che dovrà accertare le cause dell’incidente: gli esperti nominati, cominceranno le operazioni il prossimo 3 agosto e dovranno ricostruire cosa è accaduto, come è accaduto e perchè è accaduto.
Risposte entro il 16 dicembre
Il gip ha conferito l’incarico ai periti informatici per esaminare la cosiddetta scatola nera: l’esame dei supporti e delle schede informatici che hanno registrato l’attività dell’impianto cominceranno il prossimo 30 agosto. Mentre gli ingegneri nominati da giudice dovranno illustrare in aula gli esiti del loro lavoro il prossimo 16 dicembre
Udienza in ritardo
L’udienza per il conferimento dell’incarico ai periti del giudice e la formulazione dei quesiti è cominciata con circa un’ora di ritardo. In aula, oltre a pm, difese e legali delle oltre 50 parti lese, i familiari delle vittime, e del Codacons, sono presenti alcuni indagati, tra cui Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio.
La richiesta delle difese
Le difese di Luigi Nerini, Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio, i tre fermati e scarcerati, hanno chiesto nel corso dell’incidente probatorio che si sta svolgendo a Verbania di estendere l’accertamento anche a un dipendente della società che gestisce l’impianto, all’azienda costruttrice del cavo trainante che si è spezzato e alle aziende di manutenzione, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, i cui legali rappresentanti sono già indagati.
Anche i legali delle 53 parti offese hanno chiesto l’estensione dell’incidente probatorio alla società costruttrice del cavo e all’Ustif, l’ente del Ministero dei Trasporti deputato al controllo periodico degli impianti a fune. La procura si è opposta.
Il giudice dice no
Dopo essersi ritirata in camera di consiglio per decidere, il gip Elena Ceriotti ha rigettato le richieste avanzate dai legali di tre degli indagati e delle parti offese di estendere l’incidente probatorio per far luce sulle cause dell’incidente.
«Oggi incaricheranno solo i periti. La famiglia è ancora sotto choc. È troppo presto per dire qualcosa, attendiamo fiduciosi l’esito dell’udienza». Così Pierangelo Giuseppe Sanna, legale della famiglia di Mattia Zorloni, il piccolo di Vedano Olona morto con i genitori nell’incidente del Mottarone, prima dell’inizio dell’incidente probatorio a Verbania.
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