VARESE-MILANO
Treno veloce, parte la trattativa
Obiettivo: andare da una città all’altra in 30 minuti

Il sindaco Davide Galimberti, nell’intervista alla Prealpina, ha indicato le priorità negli investimenti che potranno arrivare grazie al Pnrr (Piano nazionale di di ripresa e resilienza). Una su tutte: le corse veloci in treno per collegare Varese e Milano in 30 minuti.
È un obiettivo realistico e fattibile? Guardando le condizioni delle linee ferroviarie (Nord e RfI) e consultando l’orario di partenza e di arrivo delle attuali corse, la prospettiva può sembrare fantascienza. Eppure, si potrebbe fare.
«È tecnicamente fattibile, stiamo del resto parlando di colmare una distanza di 50 chilometri - conferma Giovanni Arioli, amministratore dell’Agenzia per il trasporto locale nel bacino Varese, Lecco e Varese, e tra i promotori del progetto del tram treno - Il principale ostacolo è l’organizzazione del servizio. La richiesta del Comune di Varese per l’istituzione di un tavolo tecnico con Regione Lombardia, Ferrovie Nord e gli enti locali che rappresentano il territorio da Varese a Milano è già stata inoltrata. I tempi sono stretti: per ottenere le risorse, bisogna garantire l’opera entro il 2026».
I treni rapidi correrebbero sugli attuali binari delle Nord o di Rfi, con qualche aggiustamento sulla linea. e chiaramente andrebbero acquistati convogli adeguati, più simili a quelli delle metropolitane.
La sfida è soprattutto quella di farli convivere con le altre corse, locali, che fermano in tutte le stazioni. Serve una riorganizzazione del servizio.
E qui la palla passa alla Regione e alle società delle ferrovie. Spingere da un lato per le «corse lampo» senza frenare troppo sui convogli che passano in rassegna i comuni intermedi. L’equilibrio non è facile. Anche perché stiamo parlando di una durata ristretta (30 minuti) contro una durata dilatata (100 minuti). E non c’è un binario di... sorpasso. Arioli fa notare che il problema è anche su Milano, dove convergono più linee. La Regione dovrà esaminare dunque anche l’istanza di Varese. «L’intenzione di realizzare collegamenti più rapidi tra i capoluoghi di provincia e Milano - spiega a Prealpina l’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi - è certamente sul tavolo ed è un obiettivo: si tratta poi di capire la fattibilità di queste operazioni dal punto di vista tecnico, non mi riferisco nello specifico alla necessità� di Varese, che va analizzata, ma faccio un discorso generale. Come noto la rete ferroviaria in Lombardia è satura. Occorre poi contemperare molti aspetti, tra cui le richieste dei vari territori, ognuno dei quali vuole più fermate possibili nella propria stazione e questo chiaramente mal si concilia con i treni diretti tra Milano e i capoluoghi».
© Riproduzione Riservata