DA APPUNTARSI
Unire amore e politica nel Sessantotto parigino
“I vivi e i morti” di Francesco Ficarra racconta di un valzer tra generazioni, rivoluzione e Paesi

Inserito nella collana di racconti e romanzi storici Menabò di Soncini Editore, I vivi e i morti di Francesco Ficarra trasporta nella Parigi del maggio del Sessantotto con una ragazza della buona borghesia parigina e uno studente italiano che uniscono amore e politica, ma anche in un caseggiato popolare di Parma dove cresce un bambino abituato a guardare l’umanità in maniera disillusa. E nella testa di un ideologo ostinato convinto che alla rivoluzione bisogna preparare la strada con qualunque mezzo. Generazioni che si tendono per mano e si aggirano tra solidità e illusioni, per sconvolgere la propria esistenza o aggiungervi quel tassello che le manca.
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