IL LUTTO
Varese, si è spenta Maud Ceriotti Giaccari
Addio all’intellettuale che insieme col marito Luciano diede vita a uno dei più rilevanti archivi video europei

Si è spenta la scorsa notte, all’ospedale del Circolo di Varese, Maud Ceriotti Giaccari, intellettuale varesina che insieme al marito Luciano – dagli anni 70 agli anni 90 - ha dato vita a uno dei più rilevanti archivi video in Italia e in Europa, frutto di decenni di attività di produzione, raccolta e collezione di materiali. La morte di Maud Giaccari arriva a poche ore dall’entrata ufficiale dell’archivio di famiglia – che racchiude videotape d'artista, performance, teatro, danza, musica, poesia e documentazioni di grandi mostre - nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) della Biennale di Venezia.
IL DOPPIO ADDIO
Varese è messa dunque di fronte ad un doppio addio. Il primo all’archivio, a cui si è tentato invano negli anni di trovare una sede in città. Ad esempio, un tentativo è stato fatto in passato con l’Università dell’Insubria, ma senza raggiungere risultati concreti. Il secondo addio è rivolto a Maud Giaccari stessa, custode di una testimonianza unica sull'arte e le avanguardie dagli anni Settanta ai primi anni Novanta. Al dolore per la scomparsa di un’intellettuale molto conosciuta nel suo ambiente, si aggiunge dunque il rammarico per non aver saputo valorizzare un’esperienza artistica così rilevante, che ad esempio aveva creato a Varese lo Studio 970/2, un laboratorio in cui vennero documentate performance, concerti e sperimentazioni di artisti di fama internazionale come Joan Jonas, Vito Acconci, Living Theatre, Robert Wilson, Gina Pane, Lucinda Childs.
LA TV PRIVATA E LA DONAZIONE
Sempre a Varese, nel 1974, Luciano Giaccari accese una delle prime tv private italiane diffuse via etere. Si chiamava Rtl, e dopo tre anni diventò Etl (Emittente televisiva locale) Varese video. In una intervista del maggio 2024, spiegando le difficoltà incontrate a Varese per trovare una casa all’archivio, Maud aveva detto «Bene hanno fatto i parenti di Tavernari, che hanno affidato al MaGa l’archivio dell’artista». Così ha fatto anche lei donando il suo patrimonio artistico alla Biennale, prima di uscire di scena a sua volta dalla città.
IL CORDOGLIO DEL SINDACO
Il sindaco Davide Galimberti e l’assessore alla Cultura, Enzo Laforgia, hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa di Maud Ceriotti Giaccari: «È mancata nella notte Maud Ceriotti Giaccari, donna impegnata per l'ambiente, l'arte e la sostenibilità - si legge nel comunicato diffuso dal Comune -. Insieme al marito Luciano ha portato avanti iniziative artistiche di grande rilievo nazionale ed internazionale. Il sindaco di Varese Davide Galimberti e l'assessore Enzo Laforgia, nel ricordare la lungimiranza artistica di Maud, sottolineano l'importanza dell'accordo recentemente raggiunto tra Matilde Ceriotti e la Biennale di Venezia, d'intesa con il Comune di Varese, per la valorizzazione della collezione Giaccari. Tale scelta consentirà di conservare una prestigiosa collezione varesina ed intensificare le collaborazioni di mostre ed eventi sul territorio con un'istituzione come la Biennale di Venezia».
IL RICORDO DELLA BIENNALE DI VENEZIA
«Il presidente, il direttore generale, la responsabile dell’Archivio storico, il Consiglio di amministrazione e La Biennale di Venezia tutta ricordano con profonda stima e affetto Maud Ceriotti Giaccari. Artista d’avanguardia e giornalista, Maud Giaccari ha dedicato la sua vita all’arte, intrecciando la propria ricerca creativa con l’attività del marito Luciano Giaccari, con il quale fondò a Varese Studio 970 2, un laboratorio di produzione video pionieristico in Italia e in Europa. Attiva fin dalla seconda metà degli anni Sessanta, ha saputo cogliere e interpretare le istanze della Neoavanguardia, aderendo con sensibilità alle correnti che hanno accompagnato la progressiva dematerializzazione dell’opera d’arte. Dal dialogo con oggetti interattivi agli happening, dalle azioni sceniche alle prime sperimentazioni cine-videografiche, il suo percorso riflette la vitalità e l’urgenza di un’epoca di profonda trasformazione culturale. Nell’autunno del 1974 ha dato vita insieme a Luciano Giaccari a RTL, una delle prime televisioni libere italiane e tra il 1977 e i primi anni Ottanta ha ideato ETL, un’emittente televisiva libera di cui fu anche direttrice responsabile dell’informazione. Nel 2024 Maud Giaccari aveva avviato, insieme all’Archivio Storico della Biennale di Venezia, il riordino e valorizzazione del Fondo Luciano e Maud Giaccari, con il forte desiderio di lasciare una memoria ordinata, accessibile e viva della propria opera e di quella del marito. Il progetto di riordino e digitalizzazione, definito proprio nei giorni scorsi, sarà portato avanti con l’intento di valorizzare questo straordinario patrimonio, anche attraverso future iniziative sul territorio di Varese, in collaborazione con enti locali che saranno interessati. Con la scomparsa di Maud Giaccari perdiamo una generosa custode della memoria artistica d’avanguardia del secondo Novecento. La sua sensibilità e tenacia continuerà a vivere nei documenti, nei video e nelle testimonianze che, con lungimiranza, ha scelto di affidare al nostro Archivio».
Il servizio completo sulla Prealpina di domenica 27 luglio in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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