SERIE A
Beane, il piano d’azione c’è
Varese può trovare le risorse, ma l’assetto andrà rivoluzionato
L’Openjobmetis lavora per liberare le risorse economiche necessarie al fine di operare un intervento sul mercato. Chiudere i contratti di Jalen Jones (rinviando l’appuntamento alla stagione 2021/22) e Denzel Andersson è la condizione necessaria per poter condurre in porto l’affare Anthony Beane. Un upgrade con conseguente rivoluzione tecnico-tattica in casa biancorossa, da completare la prossima settimana dopo il match casalingo di domenica contro Reggio Emilia, per rendere più performante il roster di Massimo Bulleri nella versione a trazione spiccatamente posteriore.
I risparmi da reinvestire
La quadratura del cerchio va trovata sul piano economico, necessità indifferibile per potersi permettere un secondo acquisto dopo quello sfumato per l’imponderabilità dell’infortunio di Jalen Jones dopo 31 secondi della gara con Roma. Prima di tutto c’era da definire la posizione “amministrativa” del giocatore statunitense, col quale è stato trovato l’accordo per la stagione prossima ventura (con opzione di uscita in favore dell’OJM se il recupero dall’infortunio non sarà completo). Ma per poter agire sul mercato serviva una seconda uscita, e la volontà espressa da Denzel Andersson di cambiare aria rappresenta l’occasione ad hoc per liberare uno slot da straniero e reinvestire le risorse liberate dai due contratti in chiusura.
Si gira la squadra?
Puntare su una guardia con qualità da penetratore come Anthony Beane modificherà l’assetto tattico della Bullo’s Band, visto che se l’operazione arriverà in porto si ingaggerà un esterno puro al posto di un’ala forte. Per ora si tratta di un interesse forte pur senza una vera e propria offerta formale per un giocatore sul quale sta riflettendo anche Reggio Emilia (che però non sembra aver fretta di affondare il colpo). Però la rotta dell’OJM sembra indirizzata: il 26enne attaccante perimetrale statunitense liberatosi dopo il ritiro dal campionato di Roma aveva totalizzato 10,4 punti e 1,6 assist in maglia Virtus, dove era arrivato con lo status di bomber visti i 18,2 punti fatturati lo scorso anno in Belgio a Charleroi. La scelta di Varese sarebbe quella di adottare assetti dinamici, utilizzando anche quintetti con tre piccoli senza sacrificare Ingus Jakovics, che nelle ultime settimane in emergenza senza De Vico e Ferrero ha giostrato anche da ala piccola. Beane darebbe all’Openjobmetis quella dimensione di profondità dell’attacco per non dipendere solo dalle lune balistiche di Toney Douglas, che potrebbe spostarsi anche in regia in una rotazione di 5 esterni per due o tre posti, se coach Bulleri andrà più frequentemente con i 3 piccoli.
Ali stazzate come secondi lunghi
Per supportare Scola e Morse sotto canestro, l’eventuale cambio Beane per Andersson sfrutterebbe la duttilità del trio di ali biancorosse Strautins, De Vico e Ferrero, tutte con tendenza a giocare nello spot di numero 4: il lettone è già oggi il miglior rimbalzista dell’OJM, l’atleta monzese si è sacrificato stabilmente domenica contro i fisiconi di Milano e il capitano (ieri tornato a correre, auspicabilmente in campo il 20 dicembre a Venezia) è abituato a spendersi nei mismatchcontro avversari più stazzati. Torneranno i conti? Lo dirà il campo se la prossima settimana si chiuderà l’affare Beane. Ma nel basket moderno le partite le vincono gli esterni, e la produzione offensiva di quelli dell’OJM attuale è troppo incostante per dare fiducia in chiave salvezza.
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