LA POLEMICA
Varese, Candiani: «Meritava onori in municipio»
La replica: «Rispettata volontà della famiglia»

«Mi aspettavo quantomeno che fosse ospitato in municipio, non in una sala delle onoranze funebri». Il senatore leghista Stefano Candiani non nasconde la propria rabbia, dopo aver fatto visita alla salma di Roberto Maroni, nella camera ardente allestita in viale Borri, dove per tutta la giornata di oggi, martedì 22 novembre, il viavai è proseguito incessante. L’ex sindaco di Tradate definisce «troppo triste il basso tono con cui Varese sta preparando il commiato dell’esponente politico che più ha dato lustro e risultati alla città». Prosegue Candiani, che ha cercato di prendere contatti con il sindaco Davide Galimberti e con il ministro Giancarlo Giorgetti: «Mi aspettavo quantomeno l’annuncio di un funerale come fu riservato a Zamberletti». Infine, nell’amara conclusione, parla di «una tristezza immensa» per il commiato riservato a «un uomo che merita rispetto e che ha fatto tanto per questo territorio».
LA REPLICA DI PALAZZO ESTENSE
«Questa mattina - si legge in una nota diramata in serat da Palazzo Estense - già dalle 8, non appena appresa la triste notizia della scomparsa di Roberto Maroni, il sindaco Davide Galimberti, con il presidente del Consiglio comunale Alberto Coen Porisini, ha immediatamente messo a disposizione della famiglia la Sala consiliare di Palazzo Estense per l'allestimento della camera ardente e per consentire gli onori in municipio. È stata quindi rispettata la volontà espressa dai familiari».
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