IL CUORE DELLA CITTÀ
Varese, centro storico: 15 negozi vuoti
La radiografia dell’isola pedonale: più food e immobiliari, meno botteghe tradizionali. Novità in piazza San Vittore

Il dato a livello nazionale è allarmante: negli ultimi dieci anni sono sparite 100.000 attività di commercio al dettaglio e 16.000 imprese di vendita ambulante. È Confcommercio a tracciare il bilancio, con saldo negativo, dei negozi nelle città: la densità è passata da 9 a 7,3 attività per mille abitanti.
CENTRO STORICO IN SOFFERENZA
Anche nei centri storici sono sempre di meno i negozi di “beni tradizionali”, cioè libri, giocattoli e abbigliamento, mentre si registra una crescita ad esempio sul fronte della tecnologia (computer e telefonia) e del food (bar e ristoranti). Spostando l’attenzione dal generale al particolare, la radiografia delle botteghe nei centri storici vale anche per Varese. Prendendo l’isola pedonale come punto di riferimento - è il biglietto da visita del capoluogo - e andando a verificare sul campo la situazione, da corso Matteotti a piazza Giovine Italia, dalle vie della “Piccola Brera” ai vicoli dietro alla basilica, ecco emergere un primo dato preoccupante: sono 15 le attività chiuse, vuote, in attesa che entri qualcuno. È il food (bar, vinerie e affini) a trainare ora l’economia del cuore della città e a programmare nuovi insediamenti. A tal proposito, corre voce in centro che in piazza San Vittore, dove hanno abbassato le saracinesche due negozi storici (Marisa Gualco di intimo e l’ex Armeria Meschieri con abbigliamento del marchio Gant), stia arrivando una grande pasticceria, nella versione moderna di dolce e salato, con posti per il pranzo.
FOOD E IMMOBILIARI
Sempre gettando l’occhio sull’isola pedonale, sono aumentate rispetto al passato le vetrine di agenzie immobiliari e ottica. Più food dunque in centro anche se il settore potrebbe arrivare a saturazione è la prova arriva da un paio di locali, uno tra via Donizetti e piazza Giovine Italia, che hanno chiuso e potrebbero non riaprire in primavera.
LA CONCORRENZA ONLINE
La crisi dei negozi è imputabile certamente all’aumento esplosivo del commercio online: in Italia le vendite sul web sono passate da 16,6 miliardi nel 2015 a 48,1 miliardi nel 2022. Ma c’è anche una questione di affitti: nel centro storico di Varese restano salati.
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